100% Campania, prove di economia circolare

Una convenzione tra più soggetti – tra cui la Rete d’imprese campana per il packaging sostenibile – messa su carta per dare vita a un progetto di sostenibilità ambientale
per Gragnano Città della Pasta

 

Da tempo sta fortunatamente facendosi largo la prospettiva che il rifiuto da scarto possa diventare preziosa risorsa, da rimettere in vita trasformato in materia prima seconda.

È il caso, ad esempio, della carta e del cartone che dal macero proveniente dalla raccolta differenziata – attraverso un sano circuito di recupero di prossimità – possono diventare nuovi prodotti e packaging per cittadini e industrie dello stesso territorio che quel macero ha generato.
Proprio per realizzare una economia circolare basata sulla responsabilità sociale condivisa è stata di recente sottoscritta una convenzione tra 100% Campania – rete d’imprese per il packaging sostenibile, Comune di Gragnano, Comieco, E.R.I.C.A. e la Soc. Cons. Gragnano Città della Pasta, che unisce tutti i soggetti della filiera del riciclo della carta, inclusi i cittadini che devono farsi parte attiva adoperandosi con sollecitudine e impegno per far crescere – in termini di qualità e quantità – le percentuali di raccolta differenziata dei rifiuti di Gragnano così da legare il nome della città della pasta per antonomasia anche alla sua perfetta gestione sostenibile.

«Grazie a questo accordo, realizzato anche con la collaborazione di Legambiente Campania – ha dichiarato Aldo Savarese, Presidente della Rete 100% Campania – produrremo packaging che auspichiamo venga utilizzato in primis dai Pastai di Gragnano, un prodotto realizzato con la partecipazione dei cittadini e riciclato in prossimità, secondo un ciclo legale, tracciabile e certificato il cui impatto ambientale e sociale è in questo modo notevolmente ridotto. Infatti, l’accordo di Gragnano dà una destinazione al macero della città vincolandolo al territorio (normalmente il macero, una volta in piattaforma, può essere venduto ovunque, anche all’estero); con questa intesa la catena del valore rimane qui in Campania perché è qui che si crea la materia prima seconda, con benefici per tutti i soggetti coinvolti e per il territorio più in generale che se ne avvantaggia anche in termini di occupazione».
Non solo buona raccolta differenziata, quindi, ma sviluppo di un effettivo circuito produttivo verde, perché la sostenibilità ambientale – di cui la rete 100% Campania è alfiera – non può non passare per la via del riciclo.