In un’epoca dominata prevalentemente dal Digital Marketing sentir parlare di marketing offline potrebbe risultare alquanto arcaico.
Ma non c’è nulla di più sbagliato che pensare una cosa simile, il marketing offline esiste ancora, ed è ben presente e radicato nelle aziende, non soltanto in quelle ancora restie a prendere in considerazione il marketing digitale, ma anche in quelle che portano avanti entrambe le strategie con successo.
Che cos’è il marketing off-line
Il marketing offline può essere considerato a tutti gli effetti come il marketing tradizionale, quello formato dai mass media più classici: radio, televisione, fiere, eventi, cartellonistica e così via. Le aziende, infatti, sono ancora consce dell’importanza che questi strumenti rappresentano, specie se integrati in un piano di marketing efficace, che comprende anche il web.
Soprattutto nell’ambito del business to business questa tipologia di marketing risulta strategica e molto più proficua rispetto alle tecniche più moderne perché si crea un rapporto diretto basato sulla fiducia reciproca.
Per non parlare poi di quello che rappresentano le fiere e gli eventi di settore: basti pensare ai numeri che ogni anno fanno registrare fiere come il Vinitaly o il Cibus di Parma, una tendenza che non si prevede diminuirà neppure per il 2023.
Ed è proprio all’interno delle fiere che il marketing offline è fondamentale per attirare l’attenzione dei visitatori, nonché potenziali clienti, per diffondere e dare un’immagine positiva della propria azienda: basti pensare alle grandi pareti espositive, ai roll up o agli allestimenti interni degli stand per potersi fare un’idea di quanto un’immagine accattivante divulgata in queste forme sia essenziale per attirare l’attenzione.
Gli strumenti del marketing tradizionale
Non solo impiegato in fiere ed eventi, il marketing offline utilizza numerosi strumenti che prima dell’avvento e la diffusione di internet erano considerati essenziali per poter fare una buona pubblicità. Tra questi oltre al cosiddetto outdoor marketing, formata da manifesti, locandine, dépliant, brochure ecc., troviamo anche la pubblicità fatta a mezzo televisivo o radiofonico e gli annunci presenti all’interno dei giornali.
Ogni azienda sceglie la tipologia di azione di marketing da compiere in base alla sua grandezza e in base al budget che ha a disposizione per la campagna stessa. Il mezzo viene scelto anche in base alla tipologia di attività che ha chi decide di avvalersi del marketing per promuovere la sua immagine e i suoi prodotti. Per fare un esempio concreto ci rifacciamo agli spot TV pubblicitari.
Una grande azienda avrà probabilmente un budget adeguato a poter girare uno spot pubblicitario e mandarlo in onda sulle reti televisive nazionali in momenti del giorno strategici. Una piccola azienda, che opera a livello locale, non avrà bisogno di una visibilità a livello nazionale e, probabilmente, non avrebbe neanche a disposizione un budget così elevato, in questo caso potrebbe optare per uno spot mandato in onda su una tv locale in sinergia con una campagna di marketing outdoor mirata.
Tornando invece alle fiere e agli eventi queste risultano essere ancora preponderanti anche per il 2023 perché danno la possibilità, specie in quelle specifiche di settore, anche alle piccole e medie imprese di poter accedere a canali importanti e proficui.