Progettazione e piano di impresa costituiscono i due momenti più importanti della nascita di una nuova realtà aziendale
L’avvio di una nuova impresa prevede una serie di attività che servono a garantirne un inserimento corretto nel mondo della produzione. Trovata l’idea, la cosa fondamentale è delineare, sulla falsariga di un progetto di realizzazione, tutti i passi indispensabili per metterla in gioco e renderla produttiva. Insieme alla progettazione bisogna anche capire quanto denaro occorre per avviarla e come investirlo, come accedere a quella somma e quando sarà possibile recuperarlo e vedere l’azienda andare in attivo. Questi passi che permettono di delineare le fasi della messa in attività e la corretta definizione degli impegni finanziari, costituiscono la fase più importante della nascita di un’azienda: la sua progettazione e il suo piano d’impresa, o business plan.
Il bilancio aziendale e la sua analisi
A un certo punto, prevedibilmente alla fine del suo primo anno di attività, vanno fatti i conti sull’andamento dell’azienda. In pratica si tratta di fare un conteggio delle spese da una parte, ovviamente divise per tipologia, e dei ricavi dall’altra. Questo conteggio costi/ricavi è il rendiconto dell’anno di attività. Al di là del risultato che i primi anni quasi certamente è negativo, a causa delle spese di avvio e delle somme investite da recuperare, quello che veramente serve è un’analisi dettagliata. L’analisi del bilancio è uno strumento essenziale per capire se l’azienda sta marciando correttamente rispettando gli obiettivi che si è imposta nel suo business plan. Due sono fondamentalmente le voci che costituiscono un bilancio: il conto economico e lo stato patrimoniale. L’analisi di questi due, attraverso alcuni parametri tra cui gli indici di redditività, sarà in grado di dare lo spaccato dell’impresa e quindi il suo stato di salute.
La riclassificazione del bilancio
Fatte le dovute analisi e definite nel dettaglio le varie voci, alla fine, sia per avere una idea più chiara dell’andamento aziendale, sia per dare uno spaccato della salute aziendale ai fornitori piuttosto che agli investitori, occorre che il bilancio venga riscritto secondo una serie di regole, che serviranno a riunire una serie di indici, per dargli un’immagine più leggibile; in parole povere il bilancio andrà riclassificato. Ciò comporta la messa in evidenza di alcuni valori del conto economico e di alcune parti dello stato patrimoniale, per rendere più chiaro, grazie anche alla nota sintetica conclusiva, l’andamento della azienda. Per ottenere il bilancio riclassificato spesso le aziende si affidano a delle società esterne, le quali si occupano di redigere un documento completo contenente tutte le informazioni utili quali gli ultimi tre anni di rendicontazione, i vari indici, il conto economico, lo stato patrimoniale, e la situazione finanziaria.
Indici di redditività
Gli indici di bilancio aiutano a capire nel dettaglio lo stato di salute di un’impresa e quindi i maggiori accadimenti della stessa. Alcuni dei principali indici di redditività e analisi economica sono il ROI, il ROS e il ROE.
Il ROI, o meglio Return on Investment, delinea quanto reddito produce il capitale di base. Il secondo, Return on Sale, analizza il reddito proveniente dall’utile operativo dell’impresa, e il ROE, che si calcola con il reddito gestionale e il ricavo dato dalle vendite al netto degli oneri, è utile per valutare quanto rende il capitale investito nell’azienda.