Denti da squalo è la storia di Walter, un ragazzino di tredici anni, e della più incredibile estate della sua vita.
La scuola è finita e Walter ha appena perso suo padre. Nel suo vagare apparentemente senza meta per il litorale romano, un luogo affascinante e misterioso cattura la sua attenzione: una villa abbandonata con una gigantesca, torbida, piscina. Ma la villa non è incustodita e inizierà per lui un viaggio indimenticabile.
Il film è una fiaba drammatica, cruda, a tratti violenta, ma anche avventurosa, spericolata, sognante e divertente. Seguiamo il passaggio del protagonista, segnato nel profondo da un incontro magico, dall’infanzia all’adolescenza, in un’estate che non è come le altre.
Fra gli attori del cast spicca la prova di Edoardo Pesce nel ruolo del Corsaro, il villain, un uomo leggendario, le cui gesta criminali risuonano nelle menti dei giovani delinquenti della zona. Tutti sanno che è il boss ma nessuno lo ha mai conosciuto. O così sembra.
La villa da cui tutto prende inizio è sua, così lo squalo, simbolo del suo potere. In poco tempo diventa l’idolo di Walter, la sua aspirazione di vita.
Denti da squalo è un bel racconto di formazione al contrario, nel senso che c’è sì un ragazzino che vuole crescere in fretta ma capisce anche che fare pace con il proprio passato, riavvicinandosi alla madre e risolvendo il conflitto con la figura paterna, è ciò che deve perseguire e accettare prima di diventare grande per davvero.