Con il recupero crediti si intendono tutte quelle azioni che un’azienda deve intraprendere per ottenere il saldo che le è dovuto. Si tratta di azioni necessarie per preservare il benessere finanziario di un’azienda, per il corretto mantenimento della liquidità, per una gestione efficace dei flussi di cassa.
Non è difficile capire quanto possa essere deleteria per le PMI la mancata riscossione del credito. È una condizione che può comportare l’impossibilità di quest’ultima di pagare fornitori e dipendenti. In definitiva essa può mettere in pericolo la continuità dell’attività stessa.
Ecco perché il recupero crediti diventa di vitale importanza e deve essere affidato ad esperti del settore, i quali possono mettere in campo tutte le azioni necessarie affinché l’azienda debitrice risarcisca quella creditrice. Vediamo nello specifico come si articola il recupero crediti e quali sono le varie fasi che lo caratterizzano.
Premessa necessaria per la messa in campo del recupero crediti
In un periodo economico così precario come quello contemporaneo, le aziende hanno il dovere verso sé stesse di muoversi nel modo più opportuno possibile per preservare la propria salute finanziaria.
Ecco perché quando il debito commerciale dell’azienda acquirente è tale da arrecare un grave danno all’azienda fornitrice, è fondamentale per quest’ultima affidarsi ad esperti del recupero crediti commerciali, che mettono in atto una strategia personalizzata e sanno muoversi nei meandri delle procedure e delle leggi.
Requisiti per richiedere il recupero credito per PMI
Quali sono le condizioni per le quali una PMI può procedere al ricorso del recupero credito? La conditio sine qua non è il mancato pagamento in seguito alla fornitura di prodotti o servizi entro i tempi concordati.
Una condizione altresì necessaria è che ci sia tracciabilità del credito da riscuotere, quindi una prova scritta, che attesti l’ammontare del credito.
È necessaria l’esistenza di un contratto firmato da entrambe le aziende, creditrice e debitrice, documento di consegna della merce firmato per l’avvenuta ricezione, fatture insolute.
È bene sottolineare che la sola fattura insoluta non è un documento sufficiente a testimoniare il credito ma deve essere accompagnata dagli altri summenzionati.
È necessario che il credito sia ben definito e che il patrimonio del debitore consenta di mettere in atto anche azioni “aggressive”.
Procedure del recupero crediti per PMI
I servizi di recupero crediti per PMI prevedono determinati passaggi, vediamoli nel dettaglio:
● l’analisi di tutta la documentazione che riguarda i titoli di credito: assegni, cambiali, o quelli rappresentativi di merci;
● indagini preliminari volte a definire la rintracciabilità del debitore, dati anagrafici, la sua situazione patrimoniale, che prevede anche un accertamento dei conti correnti;
● utilizzo della procedura di recupero stragiudiziale;
● procedura giudiziale.
Procedimento di recupero crediti stragiudiziale e giudiziale
La procedura stragiudiziale cerca di raggiungere una collaborazione con l’azienda debitrice. Quella giudiziale coinvolge il Tribunale con l’obiettivo di una condanna al pagamento fino alla confisca dei beni in caso di inadempimento.
La scelta dell’una o dell’altra dipende dall’obiettivo da raggiungere, anche se è sempre preferibile un primo tentativo bonario e in caso di fallimento di quest’ultimo, passare alle vie legali.
Procedura di recupero crediti stragiudiziale
Il recupero crediti stragiudiziale è la strategia da attuare se si vuole ottenere il risarcimento del debito senza ricorrere all’attività giudiziaria, ed è quella più veloce e meno costosa. Si tratta di una strada bonaria che confida nella collaborazione dell’azienda debitrice.
Come si attua il recupero crediti stragiudiziale?
L’azione preliminare a qualsiasi tipo di recupero crediti è quella di verificare che il credito sia corredato dalla giusta documentazione (contratto, titolo, scrittura privata), sia quantificato in modo preciso, e che la situazione patrimoniale del debitore sia tale da poter procedere nei suoi confronti anche con un’azione forzata.
Accanto a queste analisi indispensabili è altresì opportuno verificare alcune informazioni utili all’attuazione del procedimento stesso, come ad esempio la conoscenza della sua residenza o domicilio.
Dopo queste verifiche preliminari, volte a stabilire la sussistenza delle condizioni necessarie ad un’azione di recupero crediti, si passa all’attuazione vera e propria del procedimento.
La strategia stragiudiziale prevede inizialmente un contatto telefonico o l’invio di una lettera dai toni molto contenuti, con l’intento di ottenere la collaborazione da parte del debitore.
Nel caso in cui questi tentativi iniziali abbiano un esito negativo si passa all’invio di una raccomandata AR, la cosiddetta “messa in mora”, attraverso la quale si chiede all’azienda debitrice il pagamento del saldo entro una certa data, di solito, entro 90 giorni. In quest’ultima fase è necessaria la consulenza di un esperto che rediga la messa in mora nel modo giusto.
Ricapitolando, gli step del procedimento stragiudiziale sono i seguenti:
● sollecito telefonico
● sollecito tramite lettera
● invio raccomandata A.R., la cosiddetta “messa in mora”.
Quando il recupero crediti stragiudiziale non ottiene esito positivo si passa a quello giudiziale.
Recupero crediti giudiziale
Il recupero crediti giudiziale subentra quando i solleciti inviati al debitore sono stati vani. Prima di procedere con il recupero crediti giudiziale è opportuno verificare la situazione patrimoniale del debitore perché, va da sé, che sia inutile qualsiasi azione nei confronti di un nullatenente.
Ma come si svolge il recupero crediti giudiziale?
Il procedimento inizia con il ricorso presso il Tribunale competente, chiedendo l’emissione di un decreto ingiuntivo, con il quale si obbliga il debitore a pagare entro 40 giorni.
Scaduto il termine si devono attendere ulteriori 10 giorni, dopo la notifica dell’atto di precetto, per poi procedere con l’esecuzione forzata, ovvero il pignoramento.
In sintesi il procedimento giudiziale si articola nei seguenti passaggi:
– ricorso al Tribunale competente
– emissione decreto ingiuntivo
– pignoramento
Conclusioni
Il recupero crediti, come si evince facilmente, è un lavoro per professionisti.
Spesso si tende a sottovalutarne l’importanza, attuando qualche sollecito sporadico e poi fermandosi di fronte ai primi esiti negativi.
Le problematiche che ne conseguono per una PMI sono tali da metterne a repentaglio l’attività stessa.
Una volta capito quanto sia cruciale per il benessere economico di un’azienda un’ottima gestione del recupero crediti, si diventa consci anche del fatto che è necessario affidarsi ad esperti del settore.
Un professionista nel recupero crediti ha tutte le conoscenze legislative nonché la capacità di guidare una PMI nella scelta della giusta strategia da mettere in atto.
Avere un valido supporto nella gestione di un procedimento così delicato aiuta le PMI a sentirsi più forti e con maggiore capacità di azione per ottenere ciò che le è dovuto.