Il sistema di ibridizzazione dei veicoli convenzionali HySolarKit, brevettato dall’Università di Salerno, potrà avere un elevato impatto sui consumi energetici e sulle emissioni, oltre che un notevole interesse in termini di potenziale di mercato e di prestazioni degli autoveicoli.
HySolarKit è un kit per convertire un autoveicolo convenzionale in un veicolo ibrido-solare. Il sistema permette di ridurre consumi ed emissioni e può consentire l’accesso alle ZTL, con costi molto contenuti rispetto all’acquisto di un veicolo ibrido. Un veicolo così trasformato riesce a ridurre anche del 20% i consumi e le emissioni in un tipico utilizzo urbano, senza sacrificare le prestazioni, anzi migliorando le capacità di accelerazione e mantenendo l’autonomia del veicolo tradizionale. Ha un prezzo molto inferiore rispetto ad un veicolo ibrido, ed i tempi di recupero dell’investimento sono già oggi molto interessanti e destinati a scendere.
Questa idea è stata brevettata, sia in ambito italiano che europeo, da un gruppo di ricercatori del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Salerno (http://www.diin.unisa.it), con una lunga esperienza nel settore dell’energia e della propulsione e numerose collaborazioni industriali (http://www.eprolab.unisa.it). Il gruppo di ricerca ha già sviluppato un prototipo di veicolo ibrido solare (http://www.dimec.unisa.it/Leonardo), che ha partecipato ad una edizione della Targa Florio, ed ha ricevuto diversi riconoscimenti sia in ambito scientifico che imprenditoriale (http://www.diin.unisa.it/eprolab/awards).
Il kit può essere applicato a tutte le vetture a trazione anteriore, alimentate con qualunque tipo di combustibile. La massima convenienza si ha per le auto usate in un ambito urbano per gli spostamenti casa/lavoro: quasi la metà degli automobilisti, secondo le statistiche. Prevede l’inserimento di ruote motorizzate elettricamente sull’assale posteriore, in caso di veicoli a trazione anteriore, e l’integrazione di pannelli fotovoltaici flessibili sul tetto della vettura.
L’architettura originale viene arricchita con una batteria addizionale e con un sistema di controllo che preleva i dati dalla porta OBD, presente su tutte le vetture moderne, non interferendo quindi con la centralina originale. Il veicolo può recuperare energia in decelerazione e frenata, e ricaricare gratuitamente la batteria anche durante le fasi di parcheggio.
Il sistema di ibridizzazione dei veicoli convenzionali proposto potrà avere un elevato impatto sui consumi energetici e sulle relative emissioni, oltre che un notevole interesse in termini di potenziale di mercato, per le seguenti considerazioni:
• il ricorso alla propulsione ibrida si è rivelata una delle strategie più promettenti a breve/medio termine per la riduzione del consumo di combustibile e delle relative emissioni di CO2 per il trasporto automobilistico;
• l’integrazione dei veicoli ibridi con l’energia solare, tramite adozione di pannelli fotovoltaici a bordo, può dare un ulteriore importante contributo alla riduzione di consumi ed emissioni: l’energia raccolta da un pannello in una giornata di sole può rappresentare anche il 20-30% dell’energia richiesta per la trazione, in caso di utilizzo in ambito urbano per un’ora al giorno (secondo recenti statistiche, quasi la metà degli automobilisti usa l’auto in questo modo);
• nonostante gli evidenti benefici in termini energetici ed ambientali, i veicoli ibridi hanno mostrato finora un tasso di penetrazione commerciale nel mercato mondiale ancora insufficiente a produrre un impatto significativo su consumi energetici e relativa produzione di CO2; i veicoli ibridi solari sono finora presenti solo allo stato prototipale (un prototipo è stato sviluppato anche dagli autori del brevetto nell’ambito di un progetto europeo: http://www.dimec.unisa.it/Leonardo), e pertanto il loro impatto reale sul mercato potrà rendersi significativo solo a medio-lungo termine;
• numerosi studi sui sistemi Mild-Hybrid mostrano come, attraverso una opportuna progettazione, essi possano permettere di conseguire risultati piuttosto significativi in termini di consumi energetici, rispetto a quelli ottenibili da sistemi Full-Hybrid (es.Toyota Prius);
• i costi dei pannelli fotovoltaici sono in costante diminuzione, mentre i loro rendimenti sono in crescita;
• capacità, costi ed ingombri delle batterie sono in fase di continuo miglioramento, grazie al ruolo chiave svolto da tale sistema per i veicoli ibridi ed elettrici;
• il mercato delle ruote motorizzate, legate a veicoli elettrici ed a veicoli speciali, è in espansione;
• la disponibilità di un sistema di apparecchiature, ed in prospettiva di un kit distribuito in after market, in grado di trasformare un veicolo tradizionale in un veicolo Mild-Solar-Hybrid avrebbe un impatto potenziale molto rilevante sui consumi energetici complessivi, a causa dell’elevata quota del parco circolante rappresentato dai veicoli tradizionali; inoltre, tale risultato sarebbe conseguito senza costose riconversioni delle linee di produzione degli attuali veicoli e senza dover sostituire una parte rilevante del parco circolante, opzioni che risulterebbero problematiche e poco realistiche soprattutto alla luce dell’attuale crisi economica generale e del settore auto in particolare.
Il kit è stato applicato su una FIAT Punto, ed è in corso di sperimentazione presso l’Università di Salerno. I test preliminari su strada hanno confermato la fattibilità della proposta, e la possibilità, tutt’altro che scontata, di poter sviluppare presso i nostri laboratori un sistema di controllo compatibile con le modalità di guida di un normale autoveicolo ed in grado di pilotare il veicolo in modalità ibrida ed elettrica, prelevando i dati dalla porta OBD.
Verificata la fattibilità tecnica, resta da lavorare sulla scelta ottimale dei componenti, per ottimizzare prestazioni e costi, sulla individuazione e correzione di eventuali criticità, legate per esempio all’interazione con il sistema frenante, e sulla possibilità di attivare tutte le potenzialità di controllo dinamico del veicolo connesse alla guida 4×4.
Ma il progetto non si ferma agli aspetti scientifici e di ricerca.
Sta infatti nascendo una società di Spin-Off per la sua industrializzazione. L’idea imprenditoriale è cresciuta e maturata anche nell’ambito di iniziative quali UpStart di Confindustria Salerno, che gli ha riconosciuto un Award per meriti ambientali, “Start Cup Campania” 2012 e “Il talento delle idee” di UniCredit, che lo hanno inserito tra i finalisti.
Chi è interessato a seguire gli sviluppi di questo progetto può iscriversi ad una Newsletter: http://www.hysolarkit.com/contatti.php