Trasporti e logistica: in aumento le imprese in Campania

ALESSANDRO PANARO WEB La regione è prima al Sud per dotazione logistica. A dirlo uno studio di SRM da cui emerge come la Campania – con quasi 14mila imprese costituite per circa ¼ sotto forma di Società di capitali – si posizioni al primo posto tra le aree del sud e al quinto a livello nazionale con pesi pari al 30,5% ed all’8,7% dei rispettivi totali

 

La Campania è la prima regione del Sud per numero di imprese nel settore dei trasporti e della logistica; è quanto emerge dalle prime anticipazioni della nuova ricerca sul settore di SRM-Studi e Ricerche per il Mezzogiorno, centro studi collegato al Gruppo Intesa Sanpaolo.

Il lavoro, di prossima presentazione il 15 ottobre a Napoli (www.sr-m.it), si inserisce in un filone d’analisi che ormai da tempo caratterizza l’attività di SRM e, in linea con i precedenti studi, analizza il comparto per valutare la capacità del nostro Paese di cogliere e gestire i flussi commerciali esistenti e quelli futuri che potranno essere l’origine di una nuova domanda e di una nuova competitività delle imprese e delle infrastrutture del territorio. 

Lo studio punta, in particolare, ad individuare quelli che possono essere definiti come i “pilastri” per lo sviluppo del settore, ossia degli elementi di partenza in grado di fornire delle basi solide su cui muoversi per far decollare questo grande comparto nel nostro Paese.

La ricerca, che prende avvio con l’analisi dei fattori che guidano la competitività della logistica italiana in rapporto ai processi di globalizzazione e di internazionalizzazione delle imprese, si sofferma su numerosi aspetti tra i quali la dotazione infrastrutturale dell’Italia. Ed è in tale contesto che, anche per meglio individuare la presenza di aree ad intensità logistica, si inserisce un’analisi statistica sulla numerosità delle imprese del settore.

Passando ai dati, dallo studio emerge come in Italia le imprese che si occupano di trasporti siano oltre 160mila, delle quali circa la metà nelle regioni del Nord ed una quota del 28,5% in quelle del Sud.
Dall’analisi complessiva per aree geografiche emerge, in ogni caso, il prevalere del Mezzogiorno: con 45mila imprese, esso è detentore del 28,5% delle unità totali. Seguono le regioni del Nord Ovest con il 28,2%, quelle del Nord Est (22%) e, infine, quelle del Centro (21,3%).

 

In considerazione delle diverse tipologie d’attività, inoltre, emerge come la maggior parte delle imprese si concentri sulle attività di trasporto terrestre e mediante condotte con un peso dell’80,8% del totale; in seconda battuta si trovano le attività di magazzinaggio e supporto con il 15,5%. Per la prima di tali tipologie, i dati più rilevanti sono quelli delle regioni del Mezzogiorno che vantano oltre 36mila imprese, pari al 28% del totale nazionale; segue il Nord Ovest con il 27,6% e, quindi, il Nord Est (22,7%) ed il Centro (21,7%).

Nel caso del trasporto marittimo e per vie d’acqua, sono le regioni del Nord Est ad assorbire la quota principale delle imprese con quasi la metà delle imprese nazionali. Per il trasporto aereo e le attività di magazzinaggio, invece, prevale il Nord Ovest con una quota pari al 36,8% del dato nazionale nel primo caso e al 30,7% nel secondo.

In termini regionali, si osserva come la Campania – con quasi 14mila imprese costituite per circa ¼ sotto forma di Società di capitali – si posizioni al primo posto tra le aree del sud e al quinto a livello nazionale con pesi pari al 30,5% ed all’8,7% dei rispettivi totali.

Un altro dato particolarmente significativo riguarda l’andamento nel tempo delle attività imprenditoriali campane: osservando i dati dell’ultimo triennio 2010-2012, appare che esse reggano meglio di molte altre aree le difficoltà dovute al particolare momento economico che il nostro paese sta vivendo. A fronte di un quadro generale che, fatta eccezione per il Molise (+0,6%), vede in calo il numero di imprese in tutte le regioni d’Italia con un dato medio pari al -2,5% a livello nazionale ed al -1,1% per il Sud, in Campania la situazione si mantiene pressoché stabile con una perdita di appena lo 0,2%.

In particolare, mentre per l’Italia e per le singole macro aree il triennio è stato caratterizzato da una costante diminuzione, per la Campania la situazione è diversa: alla perdita di unità registrata nel corso del 2011 segue un incremento delle stesse nell’anno successivo. Tale situazione, che si registra anche per altre due regioni (Sicilia e Trentino), si traduce, di fatto, in un recupero imprenditoriale da parte del territorio.

Dai dati esposti deriva, quindi, come la Campania rientri a pieno titolo tra le sei regioni italiane che vantano la presenza di più di 10.000 imprese nel settore.
Tale parametro – che è solo uno dei sette considerati per l’identificazione della presenza di “distretti logistici” sul nostro territorio nazionale e che si soffermano, tra l’altro, sulla presenza di porti, interporti, aeroporti e centri intermodali con determinati requisiti – fa sì che la regione si distingua nell’ambito della macro area di appartenenza. Nel complesso della mappatura effettuata, infatti, la Campania affiora come la regione a maggior dotazione logistica del Mezzogiorno e, insieme alla Puglia, rientra tra le sei individuate a livello nazionale.

Al di là del numero di imprese la ricerca evidenzia ben altro, lo stato delle infrastrutture, le nuove frontiere dello sviluppo, la logistica nell’area MED, ma per saperne di più occorrerà partecipare all’evento….