Da una recente ricerca il Made in Italy si conferma una garanzia di eccellenza in termini globali, con un’esportazione che ha generato un giro d’affari pari a 2.100 milioni di euro, una cifra record mai generata prima d’ora
Durante gli anni di criticità economica e politica generati dalla crisi, alcuni settori hanno reagito contraendosi, mentre altri non hanno subito alcun effetto. Tra i comparti italiani in cui non si sono avute flessioni c’è quello cosmetico, il cui fatturato è aumentato in maniera inarrestabile, basti pensare che, a livello mondiale, il settore cosmetico ha generato un fatturato di 10,5 miliardi di euro, con un ulteriore aumento previsto nel 2017.
Tra i prodotti maggiormente richiesti figurano i prodotti naturali per la depilazione, i cosmetici naturali e i macchinari ad alta tecnologia per il settore dell’estetica.
Lo scenario ci è stato descritto da Ebrand Italia, un’azienda (e-retailer) che produce e vende all’ingrosso e al dettaglio i cosmetici Made in Italy.
Dalla ricerca condotta non vi sono dubbi: il grande interesse del pubblico per i prodotti “naturali e bio” ha generato un aumento rilevante delle vendite di prodotti naturali, mentre la forte richiesta di trattamenti estetici di ultima generazione ha portato alla vendita massiccia di macchinari e attrezzature per centri estetici.
Se, nel suo piccolo, Ebrand Italia ci ha fornito una situazione piuttosto chiara dell’andamento del comparto dei cosmetici in Italia, la conferma di quanto dichiarato dall’azienda italiana ci arriva dall’indagine di Cosmetica Italia, che sottolinea la grande stabilità del settore a dispetto della criticità che ha ingessato l’economia italiana negli ultimi anni.
Il Made in Italy si conferma una garanzia di eccellenza in termini globali, con un’esportazione che ha generato un giro d’affari pari a 2.100 milioni di euro, una cifra record mai generata prima d’ora.
Nel 2014, un libro intitolato “Italian beauty, il mercato italiano della bellezza tra sogno e innovazione” spiegava che il 60% dei prodotti cosmetici italiani venduti nel mondo provengono proprio dal Bel Paese, che detiene il primato nella produzione e distribuzione dei prodotti cosmetici.
Le cifre di chiusura del 2016 hanno confermato il trend in crescita: più di 9.900 milioni di euro il valore dei cosmetici comprati in Italia durante il 2016, con previsioni di crescita anche nel 2017.
Positive anche le cifre di chiusura dell’anno passato per parrucchieri e centri estetici, il cui fatturato è cresciuto rispettivamente dell’1% e del 2,1%, segno della ripresa delle frequentazioni.
Contestualmente, crescono anche le vendite dirette tra cui quelle a domicilio e le vendite sul web, complice la diffusione virale degli e-commerce, le cui vendite registrano un +7,8% rispetto agli altri canali di distribuzione.
A far volare il saldo del comparto cosmetico italiano sono certamente le esportazioni, con cifre da capogiro registrate negli ultimi anni: +12 rispetto alle cifre del 2015 al termine del 2016, per un valore stimato che si attesta sui 4.270 milioni di euro, un dato che non fa che confermare l’autorevolezza del Made in Italy all’estero, specialmente in relazione ai cosmetici.
Stando ai dati forniti dal Centro studi di Cosmetica Italia, tra i Paesi di riferimento per il nostro export troviamo la Germania, la Francia, gli Stati Uniti, l’Inghilterra e la Spagna.
Da questo scenario emerge sicuramente la stabilità strutturale dell’industria cosmetica italiana, che ha dimostrato di saper trovare la sua trasposizione nel mondo digitale con evidenti benefici, sia in termini di vendite, sia per quanto riguarda l’acquisizione di nuovi potenziali clienti, senza trascurare l’importante ruolo del web ai fini del branding.