È la moneta del momento, sebbene il suo valore effettivo sia dibattuto in tutto il mondo. Il bitcoin sta facendo la fortuna di chi ha effettivamente voluto scommettere sulla criptovaluta più famosa del web, portando chi l’ha venduta anche solo un anno fa a convivere con un rimorso enorme.
Ma quali sono i vantaggi del bitcoin? Perché viene ritenuta una valuta rischiosa? E soprattutto, come viene usata in Italia? Tutte domande a cui per cui è utile abbozzare una risposta. Di sicuro l’aspetto più affascinante del sistema ideato e creato da Satoshi Nakamoto è la sua natura “libera”, totalmente svincolata da una banca centrale.
Questo significa che la criptovaluta viene creata da alcuni software, e il suo valore non dipende dalla situazione finanziaria del Paese produttore. In un periodo in cui la crisi economica non è ancora terminata, è un fattore di grande rilevanza.
Da non sottovalutare il fatto che una moneta non ufficiale non implica una tassazione, e le transazioni sono esenti da pagamento verso lo Stato. I passaggi di denaro sono comunque tracciati, con tutte le conseguenze in materia di riciclaggio.
Inoltre, i furti sono indubbiamente più difficili da compiere. Sulla carta non è impossibile che un hacker possa provare ad accedere al sistema, ma di certo la probabilità di imbattersi in un esperto informatico con cattive intenzioni sono più basse rispetto a quelle di un borseggiatore.
Infine, va ricordato che i bitcoin possono essere utilizzati in tutto il mondo, eliminando il problema di chi viaggia all’estero e deve cambiare il proprio denaro.
L’essere totalmente slegato da una banca centrale è un’arma a doppio taglio per i bitcoin.
Di sicuro questo porta instabilità al suo valore. Lo scorso anno la criptovaluta è schizzata fino a valori vicini ai 20.000 dollari, circa cinque volte tanto quanto era all’inizio del 2016. Attenzione però, perché il suo valore come è salito vertiginosamente può crollare a tempo record, declino che abbiamo constatato negli ultimi due mesi.
Inoltre, le transizioni di bitcoin possono potenzialmente essere tracciate da chiunque, basandosi su un sistema pubblico. Per questo bisogna continuare a cambiare il proprio indirizzo, prima di effettuare ogni transazione. Non proprio il sistema più comodo.
Non va dimenticato poi che le operazioni di accredito in bitcoin sono più lente dei passaggi di denaro corrente, con tutte le implicazioni del caso.
In Italia comunque la criptovaluta non ha preso piede come in altri Paesi, in particolare USA, Giappone e Cina.
Nel prossimo futuro comunque gli italiani potranno usare il loro denaro virtuale su diverse piattaforme. Steam ha già deciso di concedere i bitcoin come metodo di pagamento, e anche Amazon ha annunciato di voler introdurre la novità.
La tempistica non è ancora stata definita, ma se anche la prima catena di e-commerce pensa al grande cambiamento il futuro è arrivato. Un ultimo passaggio, a suo modo decisivo, sarà costituito dal settore ludico.
Alcuni siti di gioco d’azzardo infatti hanno deciso di inserire il bitcoin tra le possibilità di pagamento. Anche le scommesse quindi verranno fatte con denaro virtuale, con tutte le possibili implicazioni. Soltanto l’ultima sfumatura di tutte le potenzialità di una moneta che, comunque vada, farà discutere a lungo di sé.