E’ bene affidarsi a personale qualificato e competente. Ne va della sicurezza dell’impianto stesso e di chi lo utilizza
La verifica è un insieme di operazioni con cui si accerta la rispondenza dell’impianto alle prescrizioni delle norme che rappresentano lo stato dell’arte realizzativo e di sicurezza.
Essa comprende due momenti: l’esame a vista e l’esecuzione delle prove. Al termine, sulla base dell’esito dell’esame a vista e dei dati raccolti con le prove, si redige il rapporto di verifica.
Le verifiche si dividono in verifica iniziale e verifiche periodiche.
La verifica di un sistema fotovoltaico collegato alla rete va effettuata secondo la norma CEI 64-8/6, che vale per qualsiasi impianto elettrico, con, in aggiunta, le prescrizioni specifiche per i sistemi fotovoltaici che si trovano nella norma CEI 82-38.
Durante la verifica si devono prendere precauzioni per garantire la sicurezza e per evitare danni ai beni e ai componenti dell’impianto, anche quando una parte dello stesso potrebbe essere difettosa.
Quando un impianto elettrico preesistente è modificato o vi è aggiunta una parte, la modifica o l’aggiunta devono essere conformi alle norme applicabili e non devono compromettere la sicurezza dell’impianto.
Le verifiche devono essere effettuate da persone qualificate e competenti. Chi effettua le verifiche deve avere a disposizione tutta la documentazione riguardante l’impianto, anche per impianti non soggetti ad obblighi di progettazione. In tal caso deve esistere almeno l’elenco dei componenti. Quando si hanno informazioni più dettagliate i documenti di interesse sono: il tipo e la composizione dei circuiti (schemi; tipo e sezione dei conduttori; lunghezza dei circuiti; tipo di canalizzazioni; utilizzatori serviti; posizione dei dispositivi di protezione, isolamento e commutazione, inclusi quelli nascosti); le caratteristiche dei dispositivi che svolgono le funzioni di protezione, isolamento e commutazione (natura e tipo dei dispositivi; corrente nominale o regolazione; correnti di cortocircuito e potere di interruzione); per i componenti elettrici riutilizzati, informazioni sul costruttore e sui risultati dell’esame a vista e delle prove eseguite.
La verifica iniziale, effettuata dopo la realizzazione dell’impianto, serve ad accertare che le opere siano rispondenti al Progetto Esecutivo e a quanto prescritto dalla normativa vigente e dalle specifiche del GSE e dell’Ente Distributore.
Consiste in una verifica dei requisiti di sicurezza e di funzionalità, e in un controllo di rispondenza dei materiali e dei componenti a quanto previsto nel capitolato, per quantità e qualità.
Il rapporto relativo può definire la durata dell’intervallo di tempo tra le verifiche periodiche, ove tale durata non sia stata stabilita in fase di progetto o da regole nazionali, tenendo conto del tipo di installazione, del suo uso e del suo funzionamento, della frequenza e della qualità della manutenzione e delle influenze esterne cui può essere soggetto l’impianto. Nel rapporto sono indicati i responsabili del progetto, della costruzione e della verifica.
Le verifiche periodiche sono volte a determinare la permanenza nel tempo dei requisiti di funzionalità e sicurezza dell’impianto e di tutte le apparecchiature che lo costituiscono.
Durante le verifiche periodiche è opportuno considerare i risultati e le raccomandazioni delle verifiche precedenti. Il rapporto include un elenco dei guasti e le raccomandazioni relative alle riparazioni o alle migliorie. Chi effettua la verifica periodica, sulla base dei risultati dell’esame a vista e delle prove effettuate, può raccomandare di variare la frequenza delle verifiche periodiche o della manutenzione.
L’esame a vista ha lo scopo di accertare che l’impianto sia stato realizzato secondo i requisiti di sicurezza e funzionalità previsti, che i componenti siano conformi alle prescrizioni delle relative norme, che siano stati scelti e messi in opera correttamente e che non siano danneggiati visibilmente. Serve anche ad identificare, senza l’uso di attrezzi o di mezzi di accesso, eventuali caratteristiche (quali i dati di targa) o difetti (quali mancanza di ancoraggi, connessioni interrotte o involucri rotti) dei componenti dell’impianto.
L’esame a vista va effettuato secondo la norma CEI 64-8/6. Precede le prove e va effettuato possibilmente con l’impianto fuori tensione. Naturalmente tale condizione può non essere possibile con alcune parti dell’impianto fotovoltaico, che rimangono in tensione finché l’irraggiamento solare è sufficiente. In tal caso, dopo aver messo fuori tensione le parti dell’impianto che possono esserlo, è necessario che l’operatore segua le procedure indicate nella Norma CEI 11-27, quando debba lavorare in prossimità o in contatto con parti sotto tensione.
Le prove dell’installazione elettrica devono essere effettuate secondo la norma CEI 64-8/6.
Gli strumenti e i metodi di misura devono essere scelti in conformità alle parti corrispondenti della IEC 61557 (norme CEI da 85-22 a 85-31 e da 85-36 a 85-38). Strumenti di misura diversi devono fornire livelli equivalenti di prestazioni e sicurezza, e metodi di prova diversi devono dare risultati parimenti affidabili.
Quando una prova indica la presenza di un guasto, una volta risolto, se questo può aver alterato i risultati di prove precedenti, tali prove vanno ripetute.
Le prove dovrebbero essere eseguite secondo la sequenza che segue (norma CEI 82-38): prove sui circuiti (prima le prove sui circuiti in c.a., secondo la norma CEI 64-8/6, e poi le prove che seguono sui circuiti in c.c.); prova di continuità dei conduttori di collegamento a terra e/o di collegamento equipotenziale di protezione, dove forniti; prova di polarità; prova della tensione a vuoto della stringa di moduli; prova della corrente di cortocircuito della stringa di moduli; prove funzionali; resistenza di isolamento dei circuiti in c.c..
Il rapporto della verifica è emesso al termine del processo di verifica. Include le informazioni sintetiche relative alla descrizione dell’impianto (indirizzo dell’impianto, nome e indirizzo del proprietario, nome della persona designata alla conduzione); la Lista dei circuiti che sono stati verificati; la Registrazione dell’esame a vista e quella dei risultati di prova per ciascun circuito sottoposto a prova; l’intervallo di tempo raccomandato prima della verifica successiva; generalità e firma della persona che ha effettuato la verifica.