Tra le misure previste nella legge finanziaria del 2018 sicuramente in primo piano troviamo quella relativa al sostegno alle Pmi creditrici della Pubblica Amministrazione.
Tramite il Fondo di Garanzia possono avere aiuti concreti le imprese che sono in difficoltà già verificate, sofferenze, o anche “inadempienze probabili”, nel pagamento di mutui e di finanziamenti bancari verso istituti di credito o finanziari.
La capienza del fondo destinato è pari a 50.000.000 euro, la garanzia copre fino ad un massimale dell’80% con tetto massimo di 2.500.000 del finanziamento non rimborsato oltre agli interessi maturati e scaduti da oltre 90 giorni.
La garanzia viene rilasciata dal Fondo solo alla sottoscrizione di un ulteriore piano di ammortamento con gli istituti di credito o finanziari, di durata minima pari a 20 anni e, inoltre, subordinando il tutto alla cessione alla banca dei crediti che la Pmi vanta nei confronti della Pubblica Amministrazione per l’importo del debito maturato in banca oltre agli interessi. In più, la garanzia viene concessa solo a condizione di un versamento da parte della banca, o dell’istituto di credito, di un premio valutato in base ai valori di mercato.
Tale premio per un quarto è comunque a carico della Pmi e, per la restante parte, della banca o dell’intermediario finanziario.
Qualora, infine, vengano meno gli impegni presi per il rientro del finanziamento la garanzia viene escussa, invece cessa di esistere con il pagamento da parte della Pubblica Amministrazione dei crediti alla Pmi. La speranza è che si possa trovare, quindi, un tampone alle difficoltà delle Pmi che vantano crediti verso la P.A., e che al tempo stesso, anche per questo motivo, sono in difficoltà finendo per avere un disequilibrio finanziario, o a volte peggio ancora economico, per via del notevole indebitamento verso banche e istituti di credito, oramai sempre più stakeholder primari per gli imprenditori.