La parola a Rossella Corrao, Team Leader dell’azienda palermitana prima nella sezione uP-sTart “Paolo Traci” del Premio Best Practices per l’Innovazione di Confindustria Salerno
L’azienda SBskin si è aggiudicata il primo posto del premio Best Practices – sezione uP sTart – con il progetto di pannelli multifunzionali in vetromattone per facciate solari. Al di là dei tecnicismi, vorrebbe descrivere in modo semplice la bontà del vostro progetto e il percorso che vi ha portati fino al Premio?
SBskin – Smart Building Skin s.r.l. è frutto della ricerca universitaria condotta da anni da tre dei soci fondatori e intende fornire risposte alle necessità sempre più pressanti di indirizzare il settore edilizio verso modelli di sviluppo sostenibili, attraverso lo sviluppo e la commercializzazione di prodotti innovativi e di elevata qualità estetica e tecnologica, per ridurre le richieste energetiche degli edifici e per trasformarli in produttori di energia. I prodotti di SBskin consistono in pannelli di vetromattone innovativo, ottimizzato dal punto di vista delle performance energetiche, in grado di produrre energia pulita grazie all’integrazione con celle solari di terza generazione.
Questi pannelli possono essere installati a formare essi stessi le facciate e le coperture degli edifici, nonché l’impianto fotovoltaico, al contempo.
Un grande punto di forza dei pannelli di SBskin è che sono disponibili in un vasto range di colori, trasparenze e design e possono essere usati, quindi, per realizzare edifici colorati e personalizzati, belli e sostenibili allo stesso tempo. Sono, inoltre, facili da assemblare e manutenere contribuendo, perciò, alla riduzione dei costi di costruzione e di gestione degli edifici.
Ma la bioedilizia nel nostro Paese è ancora considerata una velleità da ambientalisti o una realtà ormai in via di affermazione? Come si coniugano, secondo lei, innovazione e criteri “ambientali”?
Siamo convinti che fare innovazione corrisponda ad una volontà di cambiare lo stato delle cose con atteggiamento critico e creativo al tempo stesso, in un’ottica di sostenibilità e rispetto del nostro pianeta. Ed è in questa direzione che si muove SBskin, la cui vision guarda a principi di responsabilità sociale e ambientale, indirizzandosi verso gli standard di sostenibilità stabiliti dalla comunità internazionale per la protezione dell’ambiente. I prodotti di SBskin, infatti, contribuiscono in maniera attiva al contenimento dei consumi di energia da fonte non rinnovabile negli edifici e alla riduzione delle emissioni di gas serra nell’atmosfera. Inoltre, la ricerca e il business sviluppati da SBskin ambiscono a generare nuove opportunità di crescita e di green jobs, contribuendo anche a sensibilizzare e a creare nuove consapevolezze nella società civile sui temi del risparmio energetico e della sostenibilità ambientale.
Rispetto al vostro progetto qual è attualmente la risposta del mercato di riferimento?
Il mercato target per SBskin è quello dei prodotti innovativi per l’edilizia con elevate prestazioni energetiche e tecnologiche, e in particolare si colloca a metà tra il mercato del Fotovoltaico integrato (BIPV) e del Vetromattone. Il settore BIPV – seppur ancora relativamente di nicchia – secondo molti oggi rappresenta il futuro per il fotovoltaico con un mercato di circa 2 miliardi di euro nel 2011 e le cui entrate nel 2016 toccheranno gli 8,7 miliardi di euro, grazie a una crescita media annua pari al 16,9% (NanoMarkets, 2011).Il vetromattone ha un mercato mondiale, seppur in contrazione a causa della attuale crisi economica, che si aggira sui 114 milioni di pezzi l’anno di cui 29,5 sono prodotti in Europa. Di questi, 16,2 milioni di pezzi sono utilizzati per la realizzazione delle chiusure degli edifici per le quali si assiste, comunque e malgrado la crisi, ad una migrazione verso l’utilizzo di vetromattoni energeticamente ottimizzati e altamente customizzati, al fine di soddisfare specifiche esigenze di natura tecnologica ed estetica (Seves s.p.a., 2011).
I prodotti SBskin risultano perfettamente in linea con questi trend di mercato. È lecito, quindi, pensare che un vetromattone che integra le tecnologie FV di 3° generazione, come quello prodotto da SBskin, possa trovare una buona risposta sul mercato internazionale, anche alla luce degli apprezzamenti già registrati nel corso della partecipazione a fiere di settore.
A livello tecnico in cosa vi distinguete nettamente dalla concorrenza?
I prodotti di SBskin ottimizzano le prestazioni del vetromattone, sia dal punto di vista delle performance energetiche connesse all’isolamento termo-acustico (attraverso l’introduzione di una “cintura termica”) e alla trasmissione luminosa (attraverso l’introduzione delle celle fotovoltaiche semitrasparenti) che in relazione alla resistenza meccanica dei pannelli traslucidi realizzati attraverso l’assemblaggio a secco dei vetromattoni. Inoltre, l’integrazione del vetromattone con le DSSC contribuisce a dotare questo prodotto di una performance innovativa che lo differenzia significativamente da quanto esistente sul mercato mondiale: la capacità di produrre energia dal sole. L’integrazione di celle fotovoltaiche di terza generazione (DSSC) – non ancora diffusamente presenti sul mercato – con il vetromattone – prodotto edilizio, invece, già ben collocato nell’ambito del mercato mondiale connesso ai prodotti edilizi – consentirà a SBskin di immettere sul mercato un nuovo prodotto altamente performante dal punto di vista energetico e, al contempo, di ampliare la fascia di mercato di riferimento per una tecnologia fotovoltaica ancora poco nota che offre grandi potenzialità di sviluppo nell’ottica della sostenibilità energetica e ambientale e dell’integrazione negli edifici.
Arrivare primi alla competizione salernitana del Premio Best Practices 2014 quali vantaggi vi sta offrendo?
Si sono attivate sinergie con altre aziende per futuri nuovi progetti? Il Premio Best Practices 2014 ci ha permesso di avere una certa visibilità nel contesto nazionale. Siamo, tuttavia, ancora in attesa di ricevere un riscontro concreto da chi, in questa occasione, ha mostrato interesse verso la nostra start up.