Il Capitale Umano

Il Capitale UmanoIl bellissimo film di Paolo Virzì è candidato all’Oscar per l’Italia

I progetti faciloni di ascesa sociale di un immobiliarista in cattive acque, il sogno di una vita diversa di una donna ricca e infelice, il desiderio di un amore vero di una ragazza oppressa dalle ambizioni del padre.

Paolo Virzì racconta nel “Capitale Umano” splendore e miseria di una provincia del Nord Italia, la Brianza di oggi a cavallo fra ricchezza e disperazione, per offrirci un affresco acuto e beffardo di questi nostri tempi: la ricchezza che non trae origine dal lavoro, ma dalle più spregiudicate speculazioni finanziarie, le speranze mal riposte di elevazione sociale, l’ansia procurata dal denaro, una generazione di figli costretti a pagare il prezzo più alto in termini di felicità, a causa della spasmodica ambizione dei loro genitori, o della loro frustrazione.

 

Il Capitale Umano_Tedeschi_Lo_CascioLa vicenda si sviluppa in modo vivace come un vero e proprio thriller, con un morto fin dalle prime scene. Il ritmo è avvincente anche per merito di un cast di attori italiani in stato di grazia, fra i quali si segnalano in particolare le ottime interpretazioni di Fabrizio Bentivoglio e Valeria Bruni Tedeschi.

Un misterioso incidente, dunque, in una notte gelida alla vigilia delle feste di Natale, complica e infittisce la trama corale di un film dall’umorismo nero che si compone come un mosaico. E nel seguire i passi dei diversi personaggi, la storia ricostruisce pezzo dopo pezzo quel che è successo quella notte, raccontando come quell’episodio potrebbe cambiare le vite di tutti i protagonisti. Ma soprattutto si narra di come il denaro, l’ossessione di moltiplicarlo, l’angoscia di perderlo, determini la vita affettiva, il destino, il valore delle persone.