Suggerimenti intelligenti sia per abbattere i costi di approvvigionamento, sia per abbattere i consumi correggendo cattive abitudini
Due sono i “lamenti tipici” dell’italiano medio: le tasse e le bollette. Se però sulle prime l’incidenza delle scelte di ognuno di noi rischia di essere davvero bassa, per quello che riguarda invece le bollette anche le nostre abitudini di consumo e di acquisto (dei servizi) quotidiane possono fare la loro a nostro vantaggio.
E l’esigenza di intervenire in maniera intelligente sui consumi domestici si fa tanto più impellente alla luce degli ultimi dati diffusi da Federconsumatori, secondo cui in Italia ogni famiglia spende in media circa 2400 euro annui in bollette, ripartiti tra i 514 euro per l’energia elettrica, quasi 1200 euro in gas, e poi 341 euro per l’acqua ed infine 289 euro in rifiuti.
Ora, per capire quale sia il peso reale dei 2400 euro di cui sopra dobbiamo immaginare che lo stipendio medio di un italiano è di circa 1200 euro netti mensili e quindi, con semplici calcoli, arriviamo a capire che si lavora per quasi due mesi ogni anno solo per pagare le bollette.
Come incipit a questo post si riportava l’attenzione sul fatto che, mentre per le tasse ognuno di noi può far ben poco se non pagarle, con le bollette il discorso è diverso.
Con le bollette ogni singolo consumatore può attuare politiche intelligenti atte ad abbassare i costi dell’approvvigionamento da una parte e dei consumi dall’altra.
Oggi è davvero possibile agire sui costi dell’approvvigionamento grazie a quello che viene chiamato il mercato libero, ovvero la possibilità di scegliere liberamente il proprio fornitore per la luce, il gas, l’acqua ed anche per il telefono.
Qui si può fare un confronto tra quelle che sono le varie soluzioni in materia, ed a partire da questa analisi si possono mettere a confronto i diversi fornitori disponibili nella nostra zona.
Su che basi dovrebbe basarsi il confronto?
Su quella del consumo reale e dei costi fissi. In pratica quando cerchiamo un nuovo fornitore, ad esempio per l’energia elettrica, la nostra ricerca deve volgere verso quelle offerte in cui il bilancio tra i costi fissi ed i costi per il kilowattora porti alla fine ad una sostanziale diminuzione dei costi. Lo stesso discorso dovrebbe applicarsi pari pari anche ad altre utenze tradizionali come il gas o il telefono.
Ma anche la consapevolezza dei consumi può portare ad una sostanziale diminuzione dei costi delle utenze. Lo ha dimostrato l’applicazione del progetto Encerticus in alcune abitazioni della città di Prato. Il progetto mira a rendere gli utenti consapevoli in ogni momento di quelli che sono i consumi effettivi in atto nella propria abitazione, il tutto tramite una serie di contatori capaci di mostrarci in tempo reale quanto sta consumando ogni singolo elemento. Ebbene, si è visto che utilizzando questi strumenti di consumo consapevole, gli utenti riescono a far proprie quelle abitudini di utilizzo virtuose che con il passare del tempo portano ad una riduzione reale dei consumi energetici ed in fin dei conti anche ad un risparmio sul costo delle utenze mensili che è stimato essere del 35%.