Il galateo della toilette

Dieci regole per padroni di casa e ospiti

Sul fatto che gli amici si vedano nel momento del bisogno non ci sono dubbi. E nemmeno sul fatto che signore e signori si riconoscano nel momento…dei bisogni. É probabile che su queste pagine mi sia già espresso sul tema, e chiedo scusa se posso sembrare ripetitivo, ma proprio perché Natale è periodo di visite, mi piace ribadire qualcosa che se da una parte non è argomento da salotto o da cda, dall’altra parla molto più dei divani capitonné e degli onori alla carriera. Sto parlando del bagno, sì, la stanza meno di rappresentanza e più rappresentativa, più sottovalutata ma non meno frequentata.Mi è capitato più volte in questi giorni di “anche a te e famiglia” di entrare nelle case degli altri, altri che ti invitano, che tirano la casa a lucido e che quando chiedi di andare in quel posticino si sentono in dovere di andarci prima, quasi a stanare intrusi e dare colpi di aria o peggio deodoranti alla violetta. Ancora una volta il buon senso dovrebbe precedere, o anche sostituire se serve, il bon ton.

Domanda: sei in vena di ricevere, arrivano gli amici, perché dovrebbero trovare la parata di psicofarmaci e antistaminici sulla mensola del lavandino? Perché la carta igienica che sta per finire non viene sostituita prima che ci sia bisogno di chiederla? Perché gli asciugamani personali sono in bella vista e mancano le salviette per il singolo ospite? E l’accappatoio, c’è proprio bisogno? Non è questione di soldi, non è questione di spazio, è questione di buon senso. Anche negli uffici più belli, uscendo un attimo dalle pareti di casa, mi capita di vedere tavolette del wc in attesa di essere sostituite, stracci per le pulizie posizionati dove non dovrebbero essere, e chi più ne ha più ne metta.
L’appello dunque è questo: la toilette è l’unico punto in cui i vostri ospiti, e sottolineo ospiti, possono giudicarvi lontano da sguardi indiscreti, un biglietto da visita non ufficiale che la dice talmente lunga su di voi che davvero merita attenzione, ordine e pulizia.

Ecco quindi un decalogo, perché a Natale ci regaliamo tutti una vita più bella, che, ahimè, passa anche da lì!

1) Tutti gli oggetti personali vanno accuratamente riposti. Dal dentifricio, alle gocce per dormire.
2) Gli asciugamani per gli ospiti dovrebbero essere tanti e tutti uguali, di piccole dimensioni e vicino a un cestino dove poterli riporre una volta usati.
3) La saponetta in fin di vita teniamola per le giornate di solitudine e, in occasione di visite, sfoderiamone una nuova e intonsa.
4) Se non vogliamo che qualcuno scopra cosa si nasconde nell’armadietto, sgomberiamo l’armadietto. Non esiste alternativa.
5) La carta igienica a profusione, per favore.
6) Il deodorante dovrebbe neutralizzare gli odori, non coprirli con il profumo di un giardino sintetico fuori stagione. L’effetto è più agghiacciante del freddo che fa.
7) Vero che un ospite di passaggio per gli auguri non dovrebbe sbirciare nella doccia, ma se ci trova un rasoio due risate se le fa. A me viene comunque da piangere.
8) Per un giorno i tappetini, specie se non nuovissimi, possono anche sparire.
9) Se per scoprire dov’è la luce serve un gps e lo sapete, fatela trovare accesa, assicuro che non noterete la differenza in bolletta.
10) Per gli ospiti. Se entrate con il vostro profumo e uscite con quello del padrone di casa vi sgamano subito e, se avete appena tirato lo sciacquone, se non volete che vi faccia da sigla quando riapparite in salotto, contate fino a dieci prima di aprire la porta.