Per vendere di più, attrarre nuovi clienti e, più in generale, comunicare meglio: ecco perché le aziende dovrebbero destinare risorse del budget alla traduzione
Un nobile mestiere quello del traduttore di cui spesso tendiamo a dimenticarci e che viene sempre perlopiù svolto dalle donne. Questa professione richiede specifiche competenze linguistiche, ma vuole anche una giusta dose di creatività, tanto che il percorso per diventare un traduttore professionista è spesso lungo e costellato di ostacoli. A ciò si aggiunga che oggi in Italia vivere di sola traduzione è molto difficile; si stima infatti che un traduttore editoriale abbia in media un reddito che va dai 14.000 ai 15.000 euro lordi. A dirlo è il Rapporto sullo stato dell’editoria in Italia condotto dall’Associazione Italiana Editori (AIE), che conferma un calo nella percentuale dei libri destinati alla traduzione (il 13,5% rispetto al 23% del 2003). Sebbene le motivazioni non siano certe, è difficile non attribuire questo dato alla crescente chiusura nei confronti della letteratura straniera e, più in generale, delle altre culture. Ma vediamo di capire meglio chi sono le figure che si occupano di svolgere le traduzioni e perché questo mestiere è ancora molto importante.
Traduttori e agenzie di traduzione in Italia
Come abbiamo visto, fare il traduttore non è semplice, ma chi ci riesce spesso e volentieri entra a far parte di grandi agenzie di traduzione, ovvero degli organismi che offrono servizi di traduzione in svariate lingue. Il funzionamento di un’agenzia è molto semplice: il Project Manager si occupa di definire la tipologia di lavoro e assegnare il testo al traduttore che ritiene più adatto, il quale, se il progetto verrà approvato, si metterà al lavoro per completare la traduzione. Le agenzie, quindi, collaborano con diversi professionisti specializzati non solo dal punto di vista linguistico, ma anche a seconda del tipo di traduzione (editoriale, tecnico-scientifica, legale, commerciale, per il web, etc).
Negli ultimi tempi sono particolarmente richieste le traduzioni di interi siti web, questo perché si è riscontrato un vero e proprio incremento delle vendite quando il sito web è tradotto nella lingua madre del consumatore. Questo processo prende il nome di geolocalizzazione e dimostra come non basti più avere un sito web monolingua per poter vendere in tutto il mondo.
E non è tutto perché bisogna porre attenzione anche alle più piccole sfumature, non basta più utilizzare l’inglese generico. Ad esempio, se ci si rivolge al mercato del Regno Unito si possono realizzare delle traduzioni in inglese britannico con l’aiuto di Global Voices, mentre per il mercato statunitense si userà l’inglese americano. Insomma, a ogni Paese la sua lingua e le sue differenziazioni linguistiche così da riuscire a entrare meglio in contatto con il cliente.
Perché tradurre oggi è fondamentale
Se è vero che i siti web tradotti nella lingua madre dei consumatori vendono di più, ci sono molti altri motivi che dovrebbero spingere le aziende a dedicare del budget alla traduzione. In primo luogo tutto il materiale promozionale creato non può attrarre i clienti se non è tradotto nel modo adeguato e la conseguenza sarà la perdita di infinite possibilità di incontrare nuovi potenziali clienti. Lo stesso discorso va applicato anche ad altri canali online diversi dal sito, come ad esempio i blog aziendali e i canali social.
Senza contare che gli investitori e i soci esigono comunicati stampa e report di monitoraggio periodici, chiari e precisi. Anche in questi casi sono più che mai necessarie delle traduzioni professionali.
Sono tanti, quindi, i motivi che dovrebbero spingere a investire in questo settore, che oltretutto è stato da sempre fondamentale ai fini della comunicazione.
Ecco quindi in cosa consiste il mestiere del traduttore e perché ancora oggi rappresenta una figura chiave, soprattutto per le aziende.