Gli ingegneri, così come tutti gli altri professionisti che sono tenuti a iscriversi a un albo, sono obbligati a stipulare una polizza assicurativa di responsabilità civile: in questo modo possono usufruire di una copertura idonea per i danni che potrebbero essere arrecati ai clienti dall’esercizio della loro attività professionale. I danni in questione sono non solo quelli diretti di tipo materiale, ma anche quelli da cui conseguono perdite patrimoniali. In teoria, la migliore polizza da questo punto di vista comprende i danni conseguenti alla perdita di documenti, alla responsabilità civile contrattuale, alla diffamazione, ai costi e alle spese legali, alle ingiurie, alla direzione dello studio, alle colpe gravi, alle colpe lievi, alle colpe dei collaboratori o dei dipendenti e alle sanzioni fiscali che vengono comminate ai clienti a causa di un’omissione o di un errore del professionista.
Come si sceglie la polizza giusta
Come si può immaginare, per la scelta della polizza migliore è fondamentale valutare con la massima attenzione quali garanzie sono riportate nel contratto. Puntare unicamente sul risparmio e sulla convenienza economica potrebbe essere un errore se ciò vuol dire poter contare su garanzie ridotte: un’assicurazione che non copre la totalità dei rischi a cui può essere esposto un ingegnere nell’esercizio della propria professione serve a ben poco.
La clausola per colpa grave
Nel momento in cui si prendono in esame le condizioni della polizza occorre verificare la presenza della clausola per colpa grave: questa, infatti, è l’unica che permette di coprire i danni dovuti a violazione delle norme stabilite dalla professione, dei regolamenti e delle leggi. La clausola per colpa grave, inoltre, offre una copertura per i danni che sono stati provocati da imprudenza, da imperizia o da negligenza.
I consigli per valutare le polizze
Anche la clausola di retroattività rientra nel novero degli aspetti che è necessario valutare con la massima attenzione, al pari della garanzia postuma, che serve a offrire coperture successive al momento in cui viene cessata l’attività. Gli esperti di questo settore suggeriscono, inoltre, di garantirsi una franchigia idonea: così facendo si può essere certi di non dover sborsare cifre molto elevate per la riparazione degli eventuali danni provocati e per il risarcimento che sarebbe dovuto. La polizza dovrebbe coprire una vasta gamma di tipologie di danni anche dal punto di vista del massimale.
Chi deve sottoscrivere questa polizza
La polizza professionale non è obbligatoria per quegli ingegneri che lavorano come dipendenti di una società privata e che non mettono la propria firma sui progetti; lo stesso dicasi per chi è impiegato nel contesto di una pubblica amministrazione. L’obbligo di sottoscrizione dell’assicurazione riguarda unicamente coloro che sono iscritti all’Ordine degli ingegneri e che operano in qualità di liberi professionisti. La polizza deve essere già attiva quando un professionista accetta un incarico nuovo, mentre il cliente deve essere a conoscenza dei termini della polizza, con riferimento in particolare alle franchigie, ai rischi coperti e a quelli scoperti.
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