Con ARGO si costruiscono competenze operative qualificate in tempi rapidi, massimizzando l’efficacia degli interventi di training. A colloquio con Fabio De Felice, presidente Protom
La sua idea innovativa in pillole: punti di forza, benefici, mercato.
ARGO – Augmented Reality Guided Operations è il sistema di Protom che utilizza le tecnologie di Virtual, Augmented e Mixed Reality per sostenere con efficacia le fasi del supporto alle attività operative di produzione, manutenzione e training.
Fin dalle prime sperimentazioni in fabbrica, il suo impiego ha permesso di stimare una riduzione dei costi per la formazione e la manutenzione a distanza pari al 25% e una riduzione del lead-time dell’intervento pari a circa il 10%. ARGO mette le Interactive Technologies al servizio delle esigenze operative e formative dell’utente, permettendo di prendere decisioni e muoversi in scenari reali e realistici, sempre in completa sicurezza. Con ARGO, Protom amplia la propria gamma di soluzioni interattive che reinterpretano l’efficacia del learning-by-doing, costruendo competenze operative qualificate in tempi rapidi e massimizzando l’efficacia degli interventi di training. Il risultato è una complessiva ottimizzazione del processo operativo derivante dalla tracciatura digitale di tutti gli elementi che concorrono a una più corretta esecuzione e gestione dell’intervento manutentivo nelle fasi di verifica, validazione e certificazione di quanto eseguito.
Idea/prodotto, mercato, partner, team: in che ordine contano questi elementi per la buona riuscita del “suo” progetto?
Sono tutti elementi di grande ed equiparabile importanza. Protom è una impresa innovativa con un’organizzazione fondata su una logica “Market-Based Business”.Dunque posizionerei il mercato al primo posto, a seguire team, partner e, last but absolutely not least, l’Idea/prodotto.
Qual è la sua domanda sempre nuova come imprenditore e come uomo?
Nelle molteplici e diverse fasi dell’ultraventennale percorso di impresa di Protom, la domanda sempre nuova che mi pongo da imprenditore e uomo è come fare meglio quello che facciamo. Le persone sono il motore della crescita: mi interrogo costantemente su come rendere l’Azienda il luogo in cui possano realizzare i loro obiettivi e canalizzare la loro creatività.
Che visione ha dell’Italia e del Made in Italy?
In Italia l’argomento della competitività viene ben affrontato sulla “single challenge”, ma colpevolmente trascurato a livello di sistema-Paese. Insieme con il Made in Italy, che campeggia sui nostri eccellenti prodotti diffusi e apprezzati in tutto il mondo, dovremmo valorizzare e proteggere il Made in Italy non “stampigliato”, che si traduce in una continua e riconoscibile tensione verso l’innovazione, anche in contesti iper burocratizzati e con mezzi economici sottodimensionati.