Il vincitore 2015 del Premio Best Practices per l’Innovazione, Silvio Foschi, si augura che, anche grazie a iniziative come quella organizzata da Confindustria Salerno, il nostro possa diventare un Paese in cui si guarda al futuro con ritrovata fiducia e desiderio di farcela
Dottor Foschi, partiamo dal suo progetto: quando avete capito che era una buona idea la vostra?
La prima cosa che ci ha spinto ad affrontare il progetto è stato vedere e percepire dal mercato la forte crescita della qualità dei cibi a tavola, la cura e l’attenzione che i media vi dedicano quotidianamente, i reality sulla cucina tutti incentrati sul Food. Abbiamo pertanto capito che vedere un bel pomodoro a tavola voleva dire dedicare studio alla coltivazione dei prodotti che tutti i giorni vediamo sulle tavole. Il settore agroalimentare italiano rappresenta un’eccellenza che primeggia sul piano della qualità, della sicurezza alimentare, dell’innovazione tecnologica d’avanguardia, della sostenibilità, della biodiversità e del rispetto della tradizione.
Chi sono oggi i destinatari, quali le applicazioni e quali i mercati?
I destinatari del nostro progetto sono tutte quelle aziende del settore agroalimentare ed in particolare del mondo vitivinicolo, della produzione di mele e più in generale alberi da frutta, il settore delle drupacee e degli alberi da noce. Le applicazioni possibili: ottimizzare la difesa contro le principali patologie fungine; modulare i trattamenti fungicidi; monitorare lo stato idrico dei terreni e delle colture;
migliorare le condizioni di sicurezza degli operatori; aumento della produzione e della qualità dei prodotti; minimizzazione dell’impatto ambientale; aumentare la produzione e la qualità dei prodotti.
Quanto è stato importante il web nella realizzazione del suo progetto?
Direi che il web è stato fondamentale. Alla base del nostro sistema dal nome Cloud4Farming appunto c’è ed è parte integrante il web, come elemento abilitante di accesso semplificato alle informazioni
aperto alla consultazione degli operatori grazie allo sviluppo di interfacce user friendly e all’accessibilità da dispositivi mobili.
L’innovazione nasce dalla genialità del singolo o dalla cultura dell’azienda?
Sicuramente la cultura dell’azienda è fondamentale. L’innovazione può nascere da un’intuizione personale geniale, ma è comunque sempre frutto di un lavoro costante calato in un contesto di grande esperienza.
Su quali fondamenta invece va costruita?
Curiosità, conoscenza, determinazione, passione e soprattutto coraggio…sono gli ingredienti alla base dell’innovazione che, con il giusto mix, introduciamo nella realtà, generando così innovazione. In fondo se ci pensiamo bene, l’innovazione di oggi sarà la tradizione di domani.
Facciamo il gioco delle percentuali: in un buon progetto quanto è importanti l’idea e quanto gli investimenti?
Un progetto, per avere successo, deve nascere da un’esigenza concreta, dal tentativo di risolvere con successo un problema incontrato sul lavoro, dall’esperienza personale. Bisogna anche saper
accettare il fatto che avere “una buona idea” spesso non è sufficiente se poi non si hanno i mezzi, specie economici, per poterla realizzare. Un vero progetto è qualcosa di più di una buona idea. Oggi direi pertanto 50% e 50%.
La sua esperienza al Premio Best Practices per l’Innovazione di Confindustria Salerno, invece, come la giudica? Può essere anche questa iniziativa utile per aprire la strada dell’innovazione in Italia?
È stata senza ombra di dubbio una esperienza positiva, molto ben fatta ed organizzata. Da consigliare per l’arricchimento che offre. Nel corso della due giorni ho scoperto un contesto che dà spazio alla creatività e al coraggio individuale delle persone e delle imprese. Ho incrociato in molti sguardi dei partecipanti quella luce tipica, secondo me, di chi ha passione e determinazione. Un bel clima, insomma. L’iniziativa di Salerno, che si svolge oramai da anni grazie all’intuizione e alla forza di volontà in primis di Giuseppe De Nicola, favorisce la cooperazione e la voglia di mettersi in gioco. L’Italia, partendo anche da Salerno, deve diventare un Paese in cui le persone possano guardare al loro futuro con serenità e positività, un Paese fondato sulla responsabilità della singola persona che intende essere protagonista della propria avventura lavorativa mettendosi in gioco quotidianamente.
Un’ultima curiosità: se avesse potuto avrebbe voluto inventare…
La stampa. Se ci pensa bene è partita da lì la rivoluzione della comunicazione.
LA SCHEDA/IL PROGETTO VINCITORE DELLA SEZIONE IMPRESE DEL PREMIO BP PER L’INNOVAZIONE CONFINDUSTRIA SALERNO 2015
CLOUD4FARMING, IN ALTO I CALICI
Grazie ai dati rile vati in campo, il sistema informativo fornisce suppor to alle decisioni su bilancio idrico, utilizzo dell’irrigazione, gestione della chioma, tempistica di raccolta, produttività e relative
considerazioni legate a fisiopatie e fitopatie della vite
Cloud4Farming nasce con lo scopo di sviluppare, testare e implementare uno strumento innovativo di supporto alle decisioni, o decision support system – DSS -, fondato sul principio delle
wireless sensor networks. Il sistema raccoglie i dati raccolti da sensori, che vengono trasmessi via internet ad un centro di elaborazione in Cloud Computing, aperto alla consultazione
degli operatori grazie allo sviluppo di interfacce user friendly e all’accessibilità da dispositivi mobili; una suite che rende Cloud4Farming uno strumento di supporto all’attività quotidiana del viticoltore o, più in generale, degli operatori del settore Agroalimentare. Grazie ai dati rilevati in campo con la collaborazione dei partner professionali del progetto, il sistema informativo
fornisce supporto alle decisioni su temi come il bilancio idrico, l’utilizzo dell’irrigazione, la gestione della chioma, la tempistica di raccolta, la produttività e le relative considerazioni legate a
fisiopatie e fitopatie della vite.
Nel dettaglio esso rileva:
• dati climatici (temperaturà, umidità, piovosità);
• parametri chimico fisici del suolo (aridità, conduttività ele ttrica, sensori gamma-radiometrici);
• stato delle colture;
• presenza di parassiti.
I benefici principali invece sono:
• minimizzazione utilizzo risorse idriche;
• razionalizzazione nell’impiego di concimi e fitofarmaci;
• gestione ottimizzata dei mezzi agricoli;
• diminuzione degli sprechi (energetici ed economici);
• miglioramento della qualità dei prodotti.