Galati: «Pensiamo già al prossimo progetto»

r galatiSecondo posto per Solarino al Premio Best Practices per l’Innovazione 2015 di Confindustria Salerno. Il team di Dronyx, di cui Rocco Galati è titolare, pronto a investire ancora in innovazione sociale, quella che migliora la qualità della vita

 

Dottor Galati, partiamo dal vostro progetto: quando avete capito che la vostra era una buona idea? Chi sono oggi i destinatari, quali sono le applicazioni e quali i mercati?

Sicuramente dal momento del primo lancio mediatico quando abbiamo potuto raccogliere il consenso sia da parte degli operatori del settore, sia da parte dei cittadini che finalmente erano venuti a conoscenza di uno strumento utile alla salvaguardia ambientale e, meglio ancora, pensato e prodotto in Italia e per di più da giovani menti.

Quanto è stato importante il web nella realizzazione del progetto?
Il web senz’altro ha contribuito ad aumentare la visibilità del nostro progetto potendo da subito toccare con mano un interesse diffuso sui nostri prodotti soprattutto dall’estero dove, con il tempo, siamo riusciti a costruire delle relazioni stabili e delle ottime partnership.

Nel suo caso ha contato più la genialità del singolo o la cultura dell’azienda?
Il caso DronyX è senza dubbio un esempio reale di come la cooperazione tra un gruppo di cervelli brillanti possa, con il tempo e la stima reciproca, trasformarsi in un’idea tangibile di realtà industriale orientata alle tecnologie del futuro come quella robotica. Poi la tenacia e la caparbietà ha sicuramente contribuito a rafforzare la determinazione del gruppo. 

Per lei su quali fondamenta va costruita l’innovazione?
Soprattutto sul know-how, elemento indispensabile per ottenere successo nel mercato. Ma questo, diciamo, è abbastanza scontato. Quello che non è scontato è pensare al ruolo sociale che l’innovazione deve poter avere poiché essa è fondamentale per creare posti di lavoro migliori, costruire una società più verde e migliorare la qualità della nostra vita, ma anche per salvaguardare la competitività
dell’Unione europea sul mercato mondiale.

Facciamo il gioco delle percentuali: in un buon progetto quanto è importante l’idea e quanto gli investimenti?
Diciamo 75% – 25%. Nel senso che, se per il 50% è importante avere una buona idea progettuale, intesa come progetto imprenditoriale, per un ulteriore 25% è importante avere una buona idea di come pianificare l’attività imprenditoriale, cioè un’idea di quanto e come investire il denaro necessario per la realizzazione del progetto. Ed infine, ma non meno importante, conta l’investimento finanziario che discende direttamente dalla componente idea.

La sua esperienza al Premio Best Practices per l’Innovazione di Confindustria Salerno, invece, come la giudica?
Senz’altro è una vetrina di tutto rispetto ad ampia visibilità. È stata una ulteriore occasione di confronto costruttivo con altri talenti ed è stato interessante scoprire come la nostra nazione pulluli di iniziative sempre molto interessanti con obiettivi sempre più ambiziosi. L’evento sicuramente contribuisce ad accrescere l’interesse verso l’innovazione e lo sforzo soprattutto delle Istituzioni è quello di creare le condizioni affinché tali innovazioni rimangano radicate come centro nevralgico nel nostro Paese.

Se avesse potuto, avrebbe voluto inventare…
…Il prossimo progetto che sicuramente vedrà la luce a breve. Perché la parola d’ordine è: crederci! Le potenzialità vanno sostenute, come dicevo, dalla tenacia.

 

IL PROGETTO VINCENTE

 

SOLARINO, IL ROBOT AMICO DELLE SPIAGGEsolarino
Grazie all’uso dei sensori, la macchina e vita gli ostacoli lungo la traiettoria escludendo la necessità di un operatore a bordo

L’obiettivo del progetto di Dronyx denominato “Solarino” è stato quello di implementare il primo robot solare al mondo in grado di poter effettuare la pulizia delle spiagge in maniera
ovviamente eco-compatibile. Il robot è in grado di pescare rifiuti di dimensione pari a quelle di una bottiglia da un litro di capienza e garantisce un’elevata sicurezza per il suo
utilizzatore.
La scelta di sviluppare un robot completamente automatizzato, dotato di un sistema cingolato ad altissimo rendimento, elettrico e ricaricabile anche da energia solare, si è rivelata vincente poiché ha consentito di poter ottenere una vagliatura fino a 10 cm di profondità delle spiagge e con una velocità di pulizia pari a 3000 mq/h, senza generare rumore, vibrazioni, gas di scarico e impiegando solo energia “pulita”.
In tal modo si possono riportare allo stato incontaminato tutti quei siti naturali che per ovvie ragioni non possono essere raggiunti dai mezzi di pulizia tradizionali, generando in tal modo un sensibile aumento dell’offerta turistica sul territorio di intervento. L’innovazione di prodotto consiste nell’impiego, su una base robotica cingolata, di una unità centrale di controllo in grado di gestire tutti gli azionamenti
della macchina tra cui l’auto-bilanciamento delle masse per impedire l’impennamento e l’impuntamento della stessa.
La versatilità del robot risiede anche nella possibilità di avere un sistema di guida radiocontrollato e nel poter abbinare all’unità di trazione numerosi altri accessori in luogo dell’unità lavorante. I requisiti di sicurezza sono inoltre pienamente rispettati poiché, il robot, grazie all’uso di sensori, evita autonomamente gli ostacoli lungo la traiettoria escludendo così la necessità di un operatore a bordo.