Linguanti, Ceo di Wadex: «Tra idea e investimenti, vince la strategia»

g linguanti a parisiniPer uno dei sei cofounder della società senza una buona pianificazione non servono a nulla né i soldi, né tanto meno una bella intuizione destinata a rimanere tale

 

Dottor Linguanti, partiamo dal suo progetto: quando avete capito che era una buona idea la vostra?

L’idea nasce in un’aula studio della Facoltà di Scienze Bancarie della Università Cattolica di Milano, durante la ricerca per la Tesi di Laurea Magistrale in Strumenti Derivati. Giunto alla fase conclusiva del mio percorso accademico, tipico momento in cui si inoltrano i CV per l’inserimento nel mondo del lavoro, non mi allettava il pensiero di iniziare la carriera da stagista e così mi feci travolgere in pieno dallo tsunami Start up, trasmettendo questa passione anche ad Alan. Sin dalle prime ricerche incrociate, risultò che il settore più interessante per numeri e tasso di crescita, ma allo stesso tempo per la maggior inefficienza, era quello del Riciclo. Nell’ottobre del 2013 muoviamo i primi passi con il progetto che si chiamava Waste Value, un’opzione finanziaria che incentivava il cittadino a riciclare ottenendo in cambio una riduzione delle tasse. Il prodotto attuale è oggi il risultato di indagini bottom up con i principali attori di riferimento, pivoting continuo frutto dei feedback e degli errori commessi nella fase iniziale di affinamento dell’idea e soprattutto della Startup School InnovAction Lab, probabilmente una delle esperienze più forti che abbia mai vissuto.
Vogliamo creare un fair market in cui le leggi della matematica, come una mano invisibile, conducono alla allocazione ottimale dei beni eliminandone al contempo i fallimenti microstrutturali (asimmetrie informative, assenza di concorrenza, operatori price maker). Ad oggi ci rivolgiamo alle industrie che operano nel mercato del riciclo, nello specifico a quelle aziende che compravendono materie seconde (impianti di riciclo e trasformazione, rispettivamente Offerta e Domanda) offrendo la possibilità di contrattualizzare il prezzo forward al quale scambiarsi i beni oggetto della compravendita, ossia lotti di MP2, decidendo ex ante il proprio budget di spesa (aziende acquirenti, domanda) e assicurando un profitto anche in caso di successivi e repentini ribassi (aziende venditrici, offerta).

Facciamo il gioco delle percentuali: in un buon progetto quanto è importante l’idea e quanto gli investimenti?
L’idea di per sé non ha alcun valore senza un mercato che la brami e dei clienti che percepiscano in essa il pain reliever ai loro problemi. Gli investimenti sono fondamentali per accelerare la scalata della Startup da un contesto locale al mercato globale. Quindi tra l’idea e gli investimenti scelgo la strategia, perché senza una buona pianificazione non ti servono a nulla né i soldi, né tanto meno l’idea che è destinata a rimanere tale.

Su di voi ha scommesso Banca Sella, un bel riconoscimento di affidabilità e valore…
Senza ombra di dubbio! Una bellissima opportunità questa, per condividere i nostri know-how e creare delle sinergie proficue per entrambi. Avevamo già pianificato tra gli obiettivi quello di entrare nel network, e magari di collaborare pure, con realtà come quella di Banca Sella e del SELLALAB, tra le poche figure così lungimiranti che da tempo promuovono e sostengono l’innovazione in Italia.
Sarà un’esperienza da cui trarremo di certo il massimo.

La sua esperienza al Premio Best Practices per l’Innovazione di Confindustria Salerno, invece, come la giudica? Può essere anche questa iniziativa utile per aprire la strada dell’innovazione in Italia?
La mia esperienza al Premio Best Practices è stata fondamentale perché da oggi per Wadex si aprono le porte di una partnership determinante per la crescita del progetto. Posso affermare certamente che iniziative come questa riescono a sviluppare un network e sinergie preziose per innescare processi di Corporate Innovation tra i Partner e le Startup.

 

 

PREMIO BANCA SELLA / WADEX

WADEX,

LA BORSA DEL RICICLO
Un ambiente di negoziazione sicuro che permette alle industrie del riciclo di bypassare i tradizionali
meccanismi di compravendita e di gestire efficacemente il pricing delle proprie operazioni

Wadex è una piattaforma web-based di MatchMaking per Domanda e Offerta di Materie Prime Seconde (MP2), ossia quelle materie ottenute da un processo di riciclaggio. Un ambiente di negoziazione sicuro ed innovativo, che permette alle industrie del riciclo di bypassare i tradizionali meccanismi di compravendita e di poter gestire efficacemente il pricing delle proprie operazioni.
La piattaforma offre alle industrie operanti nel mercato delle materie seconde (impianti di riciclo e trasformazione, rispettivamente Offerta e Domanda) uno strumento indispensabile per contrattualizzare il prezzo forward al quale scambiarsi i lotti di MP2, decidendo ex ante il proprio budget di spesa (aziende acquirenti, domanda) e assicurando un profitto anche in caso di successivi e repentini ribassi (aziende venditrici, offerta). WADEX sta per Waste Derivatives Exchange. Un acronimo per indicare che stiamo creando la prima borsa telematica di commodity secondarie per le industrie del riciclo, le quali finalmente grazie a strumenti finanziari derivati potranno compravendere proteggendosi dalla volatilità del prezzo delle MP2 con estrema semplicità. La società è composta da un team giovane, skillato e complementare, fatto da 6 CoFounder e 2 collaboratori:

Giorgio, CEO – CoFounder
Alan, CEO – CoFounder
Massimiliano, Data Scientist – CoFounder
Daniele, UX/UI Designer – CoFounder
Samuel, CTO – CoFounder
Davide, Backend – CoFounder
Carmelo, IT Security & System Administrator
Martina, Social Media Manager