Le società di ricerca e selezione del personale sfruttano le potenzialità della tecnologia digitale per ottimizzare i processi di recruiting e rispondere più velocemente alle necessità di chi offre e cerca lavoro.
La pandemia di coronavirus e l’emergenza sanitaria che ne è derivata hanno profondamente cambiato la società e il mondo del lavoro. Pensiamo a come si è trasformato il modo di lavorare, con l’impennata della diffusione dello smart working. Un fenomeno che, pre-Covid, si può dire che era ancora piuttosto limitato.
Un altro settore fortemente influenzato dalla trasformazione digitale è quello delle risorse umane. Secondo quanto pubblicato da Fortune Business Insights, società che effettua studi e ricerche di mercato, nel primo anno di pandemia il business della selezione del personale ha avuto un incremento di 9 punti percentuali.
Interessante è il caso di Jobtech, nata proprio durante il primo lockdown. Jobtech è la prima agenzia per il lavoro italiana a operare completamente in digitale. Grazie a un processo di ricerca e selezione dei candidati in gran parte automatizzato, l’agenzia digitale è in grado di rispondere in tempi rapidi e con grande efficienza alle esigenze di chi cerca e offre lavoro.
Jobtech opera sull’intero territorio nazionale attraverso portali verticali incentrati su ambiti e ruoli specifici. Gli strumenti tecnologici a disposizione dei recruiter consentono di velocizzare lo screening dei curricula e di identificare i profili più in target. I selezionatori possono quindi concentrarsi sui colloqui one-to-one, in modalità sempre da remoto.
La tecnologia, come dimostrato da Jobtech, gioca un ruolo di primo piano per ottimizzare il processo di ricerca e selezione del personale. Strumenti come algoritmi e software di analisi, affiancati all’interazione umana, sono sempre più necessari per elaborare tutti i dati relativi a ogni singolo candidato. I clienti che si affidano alle società di e-recruiting possono contare su soluzioni di gran lunga più rapide se paragonate con la media del settore.
Nato come nuovo trend per fronteggiare le problematiche emerse con lockdown e misure restrittive, il recruiting digitale ha tutte le potenzialità per integrarsi con i processi più tradizionali. I professionisti delle risorse umane hanno a disposizioni nuovi tool, app e software con cui adeguarsi e rispondere alle nuove esigenze del mercato occupazionale.
Questo nuovo scenario digitale e tecnologico mette recruiter e candidati di fronte a nuove sfide. Secondo gli esperti, si sta creando un processo irreversibile, destinato a proseguire anche quando il difficile periodo della pandemia si sarà concluso.