Pediculosi del cuoio capelluto, profilassi e rimedi

False credenze da sfatare e buone precauzioni da tenere per stare alla larga da un fastidioso fenomeno

 

Cos’è la pediculosi del cuoio capelluto

La pediculosi del cuoio capelluto è un’infestazione da pidocchi che si trovano prevalentemente nei capelli ma anche nell’area pubica e ascellare. I pidocchi sono dei parassiti “esclusivi” nel senso che vivono solamente a contatto con il loro ospite, senza il quale dopo massimo 2-3 giorni muoiono.
Si riproducono in modo molto veloce e una femmina depone in media 5 uova al giorno che poi si trasformano in lendini. Alla vista queste ultime possono essere facilmente confuse con della forfora, ma a ben guardare sono aggrappate saldamente al capello e hanno una forma leggermente allungata.
I pidocchi invece, che nella zona pubica sono dette anche “piattole” per via della loro forma evidentemente appiattita, hanno un colore che va dal grigio al marrone scuro e sono provvisti di 4 zampe con le quali si tengono saldamente legate alla zona dove risiedono. Di solito la concentrazione più numerosa si trova dietro le orecchie e alla base del cuoio capelluto, che sono le zone più caldo-umide del corpo. É noto che periodicamente avvengono delle infestazioni di pidocchi specialmente nelle scuole e tra i bambini e questo fenomeno negli ultimi anni è tendenzialmente aumentato.
I motivi della sua diffusione sono favoriti anche dalla scarsa igiene e da ambienti particolarmente affollati, dove insistono condizioni di promiscuità. In effetti questo parassita è diffuso in tutto il mondo e non fa differenza di persone o di classi sociali e crea comunque una situazione di forte disagio per chi ne è portatore. pidocchi rimedi

 

Come eliminare i pidocchi
Eliminare i pidocchi è possibile recandosi presso una qualsiasi farmacia e acquistando dei prodotti topici o in polvere che possano eliminare con una prima tornata tutti i pidocchi adulti, mentre con la seconda le lendini ed eventuali residui. Le due applicazioni devono essere fatte a distanza di una settimana, durante la quale però è necessario prendere delle precauzioni igieniche per evitare che il problema si ripresenti. Per eliminare le lendini può servire passare tra i capelli un pettine apposito molto stretto bagnato con aceto caldo, che elimina la sostanza che le tiene cosi saldamente ancorate.

Credenze infondate sull’infestazione da pidocchi
Bisogna sfatare due credenze infondate. La prima riguarda il fatto che i pidocchi “saltano” da un testa all’altra: non è affatto vero in quanto non hanno neppure le ali e in ogni caso le zampe non servono per questo. La seconda che è i pidocchi si manifestino solo in persone con una scarsa cura dell’igiene, perché non è affatto così. I pidocchi si nutrono di sangue dell’ospite e il prurito compare appunto a seguito del rilascio di un liquido sulla cute che provoca estremo fastidio. É per questo il più delle volte che ci si accorge della loro presenza.

 

La profilassi
Dopo la prima applicazione di un prodotto anti pidocchi è bene lavare tutta la biancheria del letto, asciugamani, cappelli, sciarpe, guanti in lavatrice a 60°. É questa la temperatura che permette di eliminare tutti i residui. Bisogna anche immergere per circa 20 minuti le spazzole e i pettini in una soluzione antiparassitaria o uno shampoo anti pidocchi e lavarle subito dopo con acqua calda, sempre a 60°. La prevenzione è l’unica arma per non incappare in questo parassita, quindi se l’infestazione è a scuola bisogna evitare il contatto diretto con la testa dei bambini ma anche di usare oggetti comuni, come i cappelli o giocare in modo troppo ravvicinato, attendendo che il problema sia stato eliminato.
La prima cosa da fare quando si scopre che i bambini hanno i pidocchi è informare la scuola, anche se questo comporta grande disagio. É necessario per motivi d’igiene pubblica e per poter mettere in condizione anche gli altri di prendere i dovuti provvedimenti. I bambini vanno periodicamente controllati perché una tale evenienza è abbastanza comune.