La Legge di Bilancio 2018 ha introdotto il credito d’imposta sul 50% dei costi di consulenza legali all’IPO attualmente prorogato fino al 31 dicembre 2021 con una misura di complessivi trenta milioni, per un importo massimo di euro 500.000 ad azienda
AIM ITALIA è il mercato organizzato e gestito da Borsa Italiana, dedicato alle piccole e medie imprese ad alto potenziale di crescita, lanciato il 1° dicembre 2008, con l’entrata in vigore dei relativi Regolamenti. Trattandosi di un MTF (Multirateral Trading Facility o sistema multilaterale di negoziazione) non rientra nella definizione di “mercato regolamentato” e pertanto non è assoggettato alla relativa disciplina, essendo invece sottoposto ai regolamenti di Borsa Italiana (Regolamento Emittenti e Regolamento Nominated Advisers); ciò conferisce ad AIM Italia una flessibilità che consente alle PMI di accedere al mercato dei capitali in modo più semplice e a costi più contenuti rispetto al Mercato Telematico Azionario (MTA).
Caratteristiche principali del mercato AIM Italia possono essere così schematizzate: i) Requisiti di ammissione semplificati rispetto a MTA; ii) una procedura di ammissione gestita da Borsa Italiana più rapida di quella prevista per il mercato principale; iii) presenza della figura del Nominated Advisor (Cd. Nomad) che assiste la società emittente, sia nella fase di ammissione che durante la permanenza sul mercato.
Il Mercato AIM Italia è frutto dell’integrazione tra Borsa Italiana e il London Stock Exchange e in particolare dell’esperienza dell’AIM londinese nato nel 1995 e che ha portato alla quotazione di migliaia di società. Com’è noto la quotazione consente alle società emittenti di incrementare la propria visibilità, sia a livello nazionale che internazionale, generando degli effetti positivi anche nei rapporti con clienti, fornitori e finanziatori.
L’obiettivo principale per cui è nato il mercato AIM Italia è quello di facilitare l’ingresso dell’impresa sui mercati finanziari attraverso regole semplificate per la quotazione tra cui: i) nessun limite minimo di capitalizzazione, fatta eccezione per le società di investimento; ii) flottante minimo del 10% da realizzarsi tramite collocamento; iii) procedura di ammissione gestita da Borsa Italiana più rapida di quella prevista per il mercato principale; iv) vengono richiesti soltanto una comunicazione di pre-ammissione e un documento di ammissione; v) non è necessaria la predisposizione da parte della società emittente di un Prospetto Informativo a meno che non ricorrano i presupposti per l’applicazione della Direttiva Prospetto; vi) la società emittente non è soggetta all’obbligo di pubblicazione dei resoconti intermedi di gestione, a differenza di quanto accade per le società i cui titoli sono negoziati sui mercati regolamentati.
Nonostante la semplificazione degli adempimenti necessari per giungere alla quotazione, AIM si rivolge a imprese che siano “finanziariamente sane, impegnate in progetti di crescita credibili e sostenibili all’interno di settori in espansione, in grado di attrarre una platea diversificata di investitori e di non ledere la reputazione del mercato”. La verifica della sussistenza di questi requisiti sostanziali viene domandata al Nomad, una nuova figura professionale introdotta con specifico riferimento al mercato AIM Italia che svolge la funzione di assistere la società emittente, sia nella fase di ammissione che durante la permanenza sul mercato.
Il Nomad funge da “garante” della società che intende essere ammessa alla quotazione, nei confronti del mercato. In particolare i suoi compiti principali sono: i) l’effettuazione di una due diligence sull’emittente al fine di poter dichiarare che la società è appropriata per poter essere ammessa alla quotazione su AIM Italia; ii) la gestione del procedimento di quotazione, attraverso il coordinamento del team di consulenti coinvolti; iii) la definizione della tempistica e la guida dell’emittente nella predisposizione del documento di ammissione; iv) in seguito all’ammissione, assiste e guida la società durante la sua permanenza sul mercato nell’assolvimento degli obblighi derivanti dai Regolamenti AIM Italia.
Le ulteriori figure consulenziali del processo di IPO sono: i) l’Advisor finanziario che è un soggetto indipendente esperto di Equity Capital Markets e finanza aziendale, che valuta la fattibilità dell’IPO esprimendo una valutazione della società e la assiste nell’organizzazione dell’operazione sotto il profilo della definizione del fabbisogno finanziario e della valutazione del potenziale apprezzamento della società da parte degli investitori; ii) il Global Coordinator, che interviene nella fase di collocamento degli strumenti finanziari sul mercato azionario, nel marketing pre-IPO, nella definizione del prezzo di offerta, della raccolta e della classificazione degli ordini da parte degli Investitori Istituzionali; iii) l’Advisor Fiscale, che effettua la due diligence fiscale per il Nomad, attraverso l’analisi della situazione contabile e fiscale della società e l’accertamento della conformità del Bilancio alle norme civilistiche e fiscali; iv) l’Advisor Legale che si occupa della due diligence legale, dell’implementazione delle procedure interne e di valutazione del sistema di Corporate Governance; fornisce consulenza legale relativa alla strutturazione dell’operazione, rilascia legal opinion, assiste il Nomad nella predisposizione e nel rilascio delle dichiarazioni a Borsa Italiana; v) società di revisione, deputata alla verifica dei bilanci e alla rilevazione dei fatti di gestione nelle scritture contabili; vi) l’Advisor di Investor Relations, per promuovere la società emittente nei confronti degli investitori istituzionali; vii) Advisor di comunicazione finanziaria; viii) Advisor ECM. La Legge di Bilancio 2018 ha introdotto il credito d’imposta sul 50% dei costi di consulenza legali all’IPO e la Legge di Bilancio 2021 ha prorogato tale agevolazione fino al 31 dicembre 2021 con una misura di complessivi trenta milioni, per un importo massimo di euro 500.000 ad azienda.