Con le cure giuste la pelle può riacquistare luminosità e tonicità
Siamo nella stagione della rinascita e del rinnovamento. La pelle può riconquistare luminosità, tono e idratazione con le cure giuste.
Iniziamo dal viso. La prima cosa è eliminare le cellule morte accumulate durante l’inverno. Il trattamento d’elezione in dermatologia plastica è il peeling: un’esfoliazione accelerata e controllata della pelle con sostanze chimiche acide che provocano una rigenerazione dell’epidermide, promuovendo la produzione di collagene. Tra i più comuni, quelli con acido glicolico, sostanza di origine vegetale estratta dalla canna da zucchero, o con acido salicilico, utilizzato per le pelli grasse per la sua azione sui comedoni e piccoli foruncoli.
In caso di pelli mature serve un aiuto anti invecchiamento con strategie di “aid-aging”, termine più corretto di “anti-aging”, in quanto ad oggi non è possibile eliminare i segni del tempo ma si può aiutare la pelle a mantenersi idratata, tonica ed elastica. In questa direzione c’è la biostimolazione cutanea che sfrutta le potenzialità dell’acido ialuronico. Il Picotage, attraverso microiniezioni superficiali, ristruttura e idrata la matrice cellulare stimolando efficacemente i fibroblasti.
Per quanto riguarda il corpo, in previsione del periodo estivo, è consigliabile intervenire per migliorare idratazione ed elasticità cutanea, prevenendo o limitando la comparsa delle smagliature e contrastando depositi adiposi e cellulite.
Se il problema è il grasso accumulato, consiglio una sana attività fisica. Una nuotata in piscina o una passeggiata a piedi o in bicicletta riattivano la circolazione e hanno un effetto snellente e rassodante. L’importante è che l’attività duri almeno quaranta minuti, poiché nei primi trenta il corpo brucia gli zuccheri presenti nel sangue e soltanto dopo i grassi.
Se oltre ai cuscinetti c’è anche la presenza di cellulite, raccomando di limitare al massimo il sale nelle pietanze e bere almeno due litri di acqua al giorno. Ottimo anche il consumo di ananas la cui bromelina, ad effetto antinfiammatorio, contrasta i processi degenerativi che portano e sostengono la cellulite, un problema cronico difficile da debellare ma che si può curare con terapie di mantenimento.
I trattamenti vanno calibrati a seconda dello stadio, tenendo presente che i risultati migliori si hanno nelle fasi iniziali, quelle con ritenzione, accumulo di grasso e perdita di tonicità. Sono utili le sedute di microterapia: microiniezioni di soluzione salina ipertonica che, per osmosi, aiutano a drenare l’acqua in eccesso. Per celluliti avanzate, con rilassamento dei tessuti e accumulo di grasso, è utile la carbossiterapia, purché praticata da un dermatologo esperto, con microiniezioni di anidride carbonica che migliorano circolazione e metabolismo dei lipidi.
L’alimentazione certamente può aiutare. Ad esempio inserendo lattuga e ciliegie depurative, more e mirtilli che rinforzano i capillari, mentre olio di oliva e mais mantengono la pelle elastica e tonica. Kiwi, fragole e pomodori, ricchi di vitamina C, migliorano la circolazione e l’organizzazione del collagene nel derma, mentre noci, nocciole e mandorle, ricche di vitamina E proteggono i lipidi delle membrane cellulari aiutando a limitare la formazione di smagliature. Le due vitamine, combinate insieme, proteggono le componenti idrofile e lipofile della cute riducendo tra l’altro i danni indotti da UVA e UVB del sole primaverile.