La neopresidente del Comitato Femminile Plurale, l’architetto Alessandra Pedone, non rompe con il passato. Anzi, rilancia: «Proseguiremo con la formazione esperienziale personal–professionale, rivelatasi un’ottima chiave per mantenere il gruppo unito e propositivo. Il successo relazionale di queste iniziative ha consentito di per sé una forte coesione del gruppo»
Stefania Rinaldi, Socio Amministratore della Rinaldi Group, alla guida del gruppo Comitato Femminile Plurale di Confindustria Salerno nell’ultimo mandato, ha passato il testimone all’architetto
Alessandra Pedone, Socio Amministratore di A4 Design. Più che di passaggio, però, si tratta di continuità; le due imprenditrici, infatti, sono state entrambe protagoniste
delle molteplici progettualità che hanno consentito al Gruppo in rosa di crescere negli ultimi anni. Il primo intervento, voluto dalla neoeletta presidente, è stato quello di estendere a 5 le componenti
del Direttivo.
Oltre alla past president Stefania Rinaldi, elette Carmela Buonocore, Laura Pellegrino, Lina Piccolo, Sara Martucciello e Vittoria Calcagni.
Attraverso l’apporto di gruppi di lavoro, ciascuno con specifici ruoli e funzioni, si vuole così accrescere lo spirito associativo, i legami e le partnership, amplificando la politica di aggregazione
e di rete. Tante le positive esperienze del comitato: da She Business-Leadership & Self empowerment, percorso di apprendimento esperienziale con cui si è sancita nel 2013 la centralità della formazione manageriale e dell’aggiornamento professionale, a She Business Advanced-Innovation & Networking, nel 2015, da cui sono scaturite le idee di imprese presentate nell’ultima
edizione di StartCup e durante la nona edizione del Premio Best Practices per l’Innovazione di Confindustria Salerno, con il B-Relax (un’idea di business nata proprio attraverso l’aggregazione spontanea della Rinaldi e della Pedone, unitamente ad altre imprenditrici del territorio).
Il successo relazionale di queste iniziative ha consentito di per sé una forte coesione del gruppo, fungendo al contempo da sprone per altre azioni congiunte tra cui l’ideazione del marchio IMOOD,
che raggruppa imprese del Gruppo Legno/Arredo-Sistema-casa, indicativo dell’abitare all’italiana. Tra le altre iniziative, numerosi sono stati i percorsi di formazione, le iniziative legate
al territorio, convegni, fiere, la collaborazione con Salerno Letteratura, quella con l’Associazione “I Centenari”, presieduta da Antonia Autuori – e, proseguendo, particolare interesse ha
riscontrato la mostra tenutasi al Museo Provinciale di Salerno nel dicembre scorso sulle tracce dell’industria nel tempo, nonché la partecipazione al Teatro Diana con Linea d’Ombra, festival
delle culture giovanili.
Attualmente è invece in corso un’interessante collaborazione con l’associazione “Tempi Moderni” attraverso la mostra su Pier Paolo Pasolini a Palazzo Fruscione.
Il Comitato Femminile Plurale si è fatto portavoce, attraverso nuove formule di networking come mostre e vernissage, dell’importanza dello storytelling, e in generale dell’arte e
della cultura, per promuovere una ricchezza di imprese virtuose che rappresentano il cuore pulsante del territorio salernitano.
Merito indiscusso del Gruppo nel tempo è l’aver ampliato i confini di azione, interagendo all’interno e all’esterno della realtà confindustriale, moltiplicando
le occasioni di fare rete con e sul territorio. È in quest’ottica che Alessandra Pedone indirizzerà il suo mandato: «Proseguiremo con la formazione esperienziale personal-professionale
che si è dimostrata un’ottima chiave per mantenere il gruppo coeso; consolideremo le azioni di networking, innovazione e crescita culturale e i legami col territorio. Favoriremo una maggiore sinergia tra lavoro e scuola, imprenditori e professionisti, arti e mestieri e arte e impresa».
Continuità, coerenza e impegno: queste le keywords che inaugurano il nuovo percorso intrapreso dalla Pedone che punta a un mandato che sia in grado di confermare ciò che lei stessa dichiarò a chiusura del progetto di storytelling “Tratti di donne”:«che bella storia tra di noi».
IL PROGETTO IN FIERI
LAB 31, che indica nel naming la funzione centrale del gruppo, ovvero diventare fucina di idee per favorire nuove forme di mecenatismo culturale e artistico, con la partecipazione proattiva delle imprese, celebra anche, attraverso il numero 31, riferito alle imprenditrici attualmente coinvolte nel Comitato, il loro energico contributo; un numero che figura anche come auspicio per un crescente coinvolgimento delle realtà imprenditoriali autoctone, in un progetto collettivo, che testimonia il ruolo centrale dell’associazionismo nel dare impulso a nuove formule di networking, confermando il ruolo della cultura quale catalizzatore dell’economia del territorio.