Imprese nel digitale: un trend in continua crescita a Salerno

Risultati lusinghieri per il PIDMed, attivato dalla CCIAA di Salerno presieduta da Andrea Prete, a tre anni dalla sua istituzione. Formate e coinvolte 255 imprese

 

Digitale in crescita a Salerno anche grazie al poderoso lavoro svolto dalla Camera di Commercio che, in favore della trasformazione digitale delle imprese, ha messo in campo diverse misure finanziarie sotto forma di voucher, utilizzate da 423 imprese della provincia.

Tre anni fa per favorire la digitalizzazione delle imprese sono nati i Punti Impresa Digitale (PID) presso le Camere di Commercio previsti da Impresa 4.0, oggi Transizione 4.0, vere e proprie strutture di servizio dedicate alla diffusione della cultura e della pratica del digitale nelle MPMI di tutti i settori economici. La Camera di Commercio di Salerno, in partnership con il programma Societing 4.0 dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, il COINOR e il CeSMA (Centro Servizi Metrologici e Tecnologici Avanzati) e il supporto di Unioncamere, ha creato PIDMed, il Punto Impresa Digitale Mediterraneo, grazie al quale sono state trasferite alle imprese coinvolte le competenze esistenti nell’ateneo, mediante un efficiente percorso, informativo, formativo e, in molti casi, applicativo.

Il 7 marzo scorso – in conferenza stampa presso la CCIAA di Salerno, il presidente Andrea Prete e Alex Giordano, direttore scientifico del PIDMed, hanno tracciato un primo bilancio delle attività fin qui svolte e dei risultati ottenuti.

Le attività del gruppo di lavoro PIDMed hanno consentito di contattare migliaia di imprese, grazie a una capillare attività di comunicazione e alfabetizzazione, svolta quotidianamente dalla redazione di digital promoter, mediante lo sportello virtuale dedicato www.pidmed.eu, i canali social, i siti web e i media partner.

Dicevamo che 423 sono state le imprese che hanno beneficiato dei voucher resi disponibili dalla CCIAA; di queste 255 sono rientrate nel programma ideato da PIDMed. 489, invece, sono state le realtà produttive che si sono avvalse degli strumenti per misurare la propria maturità digitale mentre 469 hanno effettuato il bilancio delle competenze digitali.

Più nel dettaglio, PIDMed ha realizzato numerose azioni di diffusione e sensibilizzazione verso le imprese sul proprio territorio per accrescere la cultura digitale delle imprese stesse e per far conoscere il Piano “Transizione 4.0”, attraverso eventi in presenza o webinar sul tema della diffusione digitale; attività di orientamento; servizi di indirizzamento delle imprese verso centri con maggiore specializzazione sul tema del 4.0 (es. Competence Center, DIH, Centri di Trasferimento Tecnologico, ecc.) e formazione; attività di misurazione della maturità digitale delle imprese e dei lavoratori/persone realizzate dai PID tramite gli strumenti: Selfi4.0, Zoom4.0 e Digital Skill Voyager.

Una spinta in avanti considerevole rilevata anche dalle indagini del sistema informativo Excelsior, che fotografa un dato interessante per la provincia di Salerno: nel 2021, il 67,4% delle imprese ha dichiarato di avere investito nella trasformazione digitale, a fronte del 63,1% nel periodo 2016-2020.

«Le imprese salernitane hanno dimostrato un livello altissimo di resilienza nell’affrontare l’emergenza sanitaria da Covid-19 – ha dichiarato il presidente di Unioncamere e della CCIAA di Salerno, Andrea Prete – introducendo cambiamenti in ambito organizzativo e investendo in diversi aspetti della trasformazione digitale. Il ruolo dell’Ente camerale è stato di creare un gruppo di consulenza misto, formato da operatori del sistema camerale e ricercatori esperti, coordinati dal professor Alex Giordano, che ha fatto da supporto per misurare la maturità digitale delle imprese, capire le reali esigenze delle stesse e veicolarle verso gruppi di ricerca appropriati e, soprattutto, verso i giusti investimenti. I risultati raggiunti sono entusiasmanti, ed è volontà della CCIAA di Salerno continuare a investire nella trasformazione digitale delle imprese, con particolare riguardo alle dinamiche della trasformazione ecologica e della sostenibilità. In tal senso, l’inserimento del sistema camerale nella governance del PNRR darà ulteriore impulso alle strategie di creazione e crescita della cultura digitale e green nelle PMI». 

«La proposta di introdurre tecnologie 4.0 in un territorio caratterizzato da oltre il 90% da micro imprese – gli ha fatto eco il direttore scientifico del progettoAlex Giordano – è passata attraverso la mediazione di uno staff di persone fantastiche, adeguatamente formate, che hanno incontrato gli imprenditori presso le loro aziende, ascoltato le loro storie e fatto da ponte tra le soluzioni mappate presso i centri di ricerca coinvolti e le criticità evidenziate in modo autonomo dagli imprenditori. Su queste criticità specifiche, sono state co-progettate soluzioni semplici, come le tecnologie open source e sistemi di retrofitting (misure adottate per consentire l’installazione di parti nuove o aggiornate su macchinari vecchi o obsoleti). Secondo noi è fondamentale che le attività di ricerca e azione passino da processi di conoscenza delle realtà cui si rivolgono, per definire soluzioni che verifichino la loro utilità ed efficacia alla prova dei fatti».