Va potenziata la capacità di accoglienza della città di Salerno, elevando la qualità dei servizi offerti e della ricettività portuale e migliorando al tempo stesso l’interconnessione con il territorio e le sue proposte culturali, artistiche e naturalistiche
Salerno, città di mare, per le sue caratteristiche orografiche, storiche, culturali, alimentari, artigianali e monumentali e per gli interventi di valorizzazione effettuati in questi ultimi anni rientra in quel ristretto gruppo di città “fortunate”, vocato a trasmettere di sé un’immagine turistica di alto livello.
Le sue potenziali energie in questo settore potrebbero tracciare ulteriori nuovi percorsi per contribuire alla ripresa economica e sociale necessaria e promuovere la competitività delle produzioni nel nostro paese.
Il turismo rappresenta, per le citate caratteristiche, senza dubbio una grande ricchezza per competere con successo nella sfida della ripresa e del giusto posizionamento nell’auspicato sviluppo.
L’immagine turistica contiene una forza persuasiva particolarmente incisiva, se ben proposta, capace di attrarre l’interesse dei visitatori influenzandone le scelte di soggiorno.
Il fascino delle bellezze naturali e del patrimonio artistico-culturale di Salerno e dintorni – nonostante gli indubbi sforzi che si stanno facendo per stravolgere quella pigrizia maturata in tanti anni di stasi e di incomprensione delle ricchezze possedute – risulta ancora oggi offuscato dallo scarso dinamismo nell’affrontare le sfide che la globalità ci propone.
Le immense e preziose risorse di cui dispone il nostro Paese richiedono contesti sociali più evoluti e infrastrutture ulteriormente potenziate con capacità imprenditoriali forti per competenze, creatività e innovazione, in grado di far crescere armonicamente la valenza economica del nostro territorio per trasmettere con il giusto orgoglio le origini delle nostre comunità impegnandosi al contempo nel miglioramento della qualità dei servizi di ogni tipo, in sintonia con i profondi cambiamenti nell’accesso alla città che comprendono anche la trasformazione del porto commerciale per l’attracco di navi da crociera, significa incoraggiare un turismo sempre più qualificato.
Quanto detto, significa potenziamento della capacità di accoglienza non solo per gli ospiti delle navi da crociera che già potranno usufruire, come porta di ingresso alla città, della magnifica “Stazione Marittima” progettata da Zaha Hadid, ma anche per i diportisti nautici che attraccheranno non solo a Salerno ma anche in una delle numerose altre località della provincia e avranno l’esigenza di servizi di qualità sia allo sbarco che all’interno dei luoghi che si andranno a visitare o che avranno scelto per soggiornare.
Vivendo a Salerno e frequentando l’ambiente nautico, quale vicepresidente della Lega Navale Italiana sezione di Salerno ho avuto modo di constatare l’immenso lavoro necessario, fatto anche di piccoli interventi, da aggiungere ad integrazione e completamento agli sforzi che l’Amministrazione ha fatto e sta facendo per rendere meglio vivibile, valorizzandolo, il fronte mare.
Fronte mare che deve essere considerato anche come porta di ingresso al territorio, con qualificazione della ricettività portuale ed una più consapevole interconnessione col territorio con proposte culturali, artistiche, di visite archeologiche, architettoniche, naturalistiche di cui l’entroterra e Salerno sono ricche.
La Lega Navale di Salerno a questo scopo ha coinvolto l’Ordine degli Architetti e l’Ordine degli Ingegneri perché si organizzasse un incontro per confrontare proposte progettuali di architetti e ingegneri sulla problematica dell’accessibilità dal mare con un focus specifico sulle funzioni ricettive.
Il workshop organizzato nella sede L.N.I. di Salerno e ripetuto nella sede L.N.I. di Scario (San Giovanni a Piro) è stata una esperienza entusiasmante che ha dato vita a molteplici suggerimenti tecnici, estetici, urbanistici che ci auguriamo possano essere stimolo per un critico interessamento da parte degli Enti locali deputati a vagliarne fattibilità e vantaggi per il territorio.
In queste giornate di lavoro, i tecnici coinvolti hanno rilevato quanto sia importante lo studio del territorio e l’ascolto della comunità con le proprie rimostranze per far emergere aspettative e necessità che diano luogo successivamente a proposte mirate a una maggiore funzionalità dei porti, delle strutture, anche con interventi sul piccolo dettaglio costruttivo inteso come potenziale miglioramento del vivere sociale.
Nella qualità sia di vicepresidente della Lega Navale di Salerno, sia di architetto, rivolgo un appello a quanti abbiano sensibilità verso il territorio in genere e il mare in particolare affinché siano essi stessi diffusori e promotori di uno stile di vita consapevoli della grande ricchezza che si sta vivendo da protagonisti e richiedendo attivamente, consapevolmente e insistentemente a chi è preposto, quegli interventi significativi e qualitativi per poter migliorare con rispetto, la qualità del rapporto col mare.
Il mare è una delle nostre più grandi ricchezze, non dimentichiamolo.
Così come non dobbiamo dimenticare che il rispetto della costa e la funzionalità degli approdi possono concretamente incrementare il valore di questa risorsa dando, come indotto, molteplici opportunità di lavoro qualificato agli abitanti dei luoghi serviti.