Accoglienza: i passi giusti per essere definiti veri signori

NICOLA SANTINIEsistono regole precise di cortesia per andare incontro e per congedare un ospite in ufficio, così come a casa

 

Quanti passi bisogna fare per essere definiti veri signori? In ufficio, come a casa, i più attenti ne fanno una questione di bon ton. Sì perché l’educazione e il saper stare si misurano anche in questo.
Non c’è una misura, ma una regola, anzi due: tanti passi si fanno all’arrivo dell’ospite, altrettanti, se non di più, se ne faranno quando lo stesso si accomiata.
E, più di riguardo è la persona che si presenta, più la strada per andargli incontro e per riaccompagnarlo sarà lunga.

Pensavate di cavarvela alzandovi in piedi all’arrivo di un ospite? Quello è il minimo sindacale.
Un ospite di particolare riguardo in ufficio, per esempio, ci vedrà non solo scattare in piedi ma anche andargli incontro quando bussa alla nostra porta, o quando si affaccia se la porta è già aperta.

Indipendentemente dall’esito di un appuntamento, l’arrivederci ci vedrà alzare e riaccompagnarlo fino alla porta, che sarà chiusa solo quando l’ospite è già fuori dal campo visivo. Nulla di più maleducato e meschino di chi ti chiude la porta dietro. 

Se invece un incontro aziendale è andato particolarmente bene, o un ospite conosciuto a casa è stato particolarmente gradito, non solo lo accompagneremo alla porta ma fino all’ascensore e aspetteremo di vederlo sparire al piano di sotto. Se ci sono le scale, arriveremo fino al pianerottolo e gireremo i tacchi solo quando sarà sceso di un piano.

Quando invece sappiamo fin dall’inizio che questo è l’incontro che ci cambierà la vita, potremo arrivare fino alla reception, al piano terra del nostro palazzo, o al cancello di casa per dimostrargli quanto ci teniamo al suo arrivo.

Una raccomandazione: certe attenzioni non sono per tutti e non possono essere all’ordine del giorno, altrimenti perderebbero di valore.

Riservatele alle persone cui tenete seriamente e accontentatevi, senza apparire troppo ossequiosi, di un paio di passi incontro all’ospite se questi è una persona che vi visita abitualmente, onde evitare che la forma si trasformi in formalità.

La prima appartiene ai signori, la seconda ai maggiordomi.