La presenza di uno scalo funzionante è un’opportunità che il nostro territorio deve essere pronto a cogliere. Innanzitutto perché un aeroporto consente di essere presenti nel mondo, in una orbita internazionale di visibilità turistica, attrazione culturale e sviluppo economico
Nel servizio di copertina di questo numero di Costozero, spingiamo il tasto sulla necessità di internazionalizzazione delle nostre imprese. Lo facciamo con ottimismo, guardando a come la conquista dei mercati oltre confine possa presto essere coadiuvata anche da un aeroporto – il Costa d’Amalfi – finalmente pronto a decollare. È in dirittura di arrivo, infatti, la fusione tra la GESAC S.p.A.– società che gestisce l’aeroporto Capodichino di Napoli – e l’Aeroporto di Salerno S.p.A.. Manca solo il via libera del Ministero delle Finanze alla concessione unica, ultimo atto perché l’integrazione complementare tra i due scali possa dirsi completa.
La presenza di un aeroporto funzionante è un’opportunità che il nostro territorio deve essere pronto a cogliere. Innanzitutto perché un aeroporto consente di essere presenti nel mondo, in una orbita internazionale di visibilità turistica, attrazione culturale e sviluppo economico.
Se si vuole crescere all’estero, poi, oltre che attrezzarsi per raggiungere mercati oltre confine, bisogna rafforzare le relazioni reali e non solo virtuali con quei mercati. Disporre di un aeroporto permette rapporti commerciali, visite e incontri in maniera più facile, rapida, efficace.
Un aeroporto è inoltre una infrastruttura capace di catalizzare – certo non da sola – nuovi investimenti di impresa. Nello scegliere un sito per le proprie attività, la prossimità di uno scalo può senz’altro fare la differenza, specie se in aggiunta a strade, porti, ferrovie. La logistica che funziona ottimizza tempi e costi e, soprattutto, amplia la gamma di servizi per il territorio. Prepariamoci al meglio, dunque, rafforzando l’offerta ricettiva ma, più in generale, organizzando servizi di qualità. Ciò che deve motivare tutti, è che il successo del nostro aeroporto sarà possibile solo grazie a uno sforzo congiunto, ripagato da un incremento della competitività economica non solo del turismo ma di tutte le attività produttive, capace di generare nuovo valore e occupazione.
La nascita della rete aeroportuale campana è qualcosa di più, di molto di più, di una ambiziosa prospettiva. C’è un piano industriale stabile a fare da garanzia, sostenuto dalla 2i Aeroporti, uno dei più grandi Fondi di investimento operanti in Italia dedicato a investimenti nel settore delle infrastrutture, che oggi detiene l’87% di GESAC S.p.A.. Questo equivale a guardare lontano, a scenari di medio-lungo periodo, forti di una solidità finanziaria indispensabile per reggere gli investimenti e impegnarsi a ottenere ritorni economici già letti, previsti, attesi.
Del resto, a riprova di ciò, ci sono le ottime performance dell’aeroporto di Napoli, definitivamente entrato ormai nella top ten degli scali italiani più dinamici.
In questi anni, Capodichino – brillantemente guidato da Armando Brunini, amministratore delegato Gesac – ha vissuto una crescita esponenziale, puntando su una strategia di marketing condotta a livello internazionale che ha valorizzato il patrimonio turistico, un’offerta diversificata per le destinazioni e prezzi decisamente competitivi.
Insieme – Napoli e Salerno – possono, dunque, solo essere più forti.