Alimentare, comunicare meglio le eccellenze locali

giorgio criscuoloTra le priorità del nuovo presidente, Giorgio Criscuolo, l’impegno per una più stretta collaborazione con le istituzioni accademiche e un miglior raccordo con la distribuzione organizzata

Coordinatore di risorse. Così professionalmente si autodefinisce Giorgio Criscuolo, da poche settimane nuovo presidente del Gruppo Alimentare di Confindustria Salerno. Direttore della Centrale del Latte di Salerno appartenente al Gruppo Newlat SpA, tra le più importanti realtà produttive del Paese, grazie a marchi storici nei settori lattiero-caseario, pasta e prodotti da forno, il neo presidente Criscuolo intende trasferire la sua variegata esperienza di dirigente aziendale, anche nella guida del Gruppo per meglio rappresentare la migliore tradizione alimentare salernitana.

Oltre a spingere sulla leva dell’internazionalizzazione, dove le aziende locali hanno senz’altro margini per fare meglio e su un più puntuale presidio dei mercati interni ed internazionali, sull’attenzione alla qualità e sulla sicurezza alimentare, obiettivi anche della precedente presidenza Senesi, Criscuolo indirizzerà le attività del Gruppo lungo due direttrici, cui dare la priorità assoluta.

«Una parte del lavoro del Gruppo sarà indirizzato ad un miglior raccordo con la Distribuzione Organizzata e la logistica per lavorare sull’intera filiera – spiega Criscuolo – e l’altra focalizzata a stimolare un maggiore interscambio con il mondo accademico per aumentare la capacità innovativa, non solo di prodotto, delle aziende per valorizzare ulteriormente le eccellenze locali».

Sul come raggiungere questi obiettivi, il presidente Criscuolo non ha dubbi.

«Tutto il direttivo dovrà esprimersi, ciascuno per le proprie competenze, per sviluppare tematiche attinenti ad una sorta di “marketing territoriale” che le piccole aziende spesso non fanno anche per scarso coordinamento delle risorse. La nostra terra è ricca di produzioni di eccellenza, alcune delle quali si fregiano anche di marchi di tutela come le DOP (di origine protetta) o le DOC (di origine controllata), in un settore con importanti margini di miglioramento.La collaborazione con l’Università è un indicatoredel grado di innovazione delle imprese. Ci impegneremo, conclude Criscuolo, per favorire e accrescere ogni occasione concreta di collaborazione tra le imprese locali e il mondo accademico, prevalentemente del nostro Ateneo. Collaborazione, anche con le Istituzioni ad ogni livello, sarà la parola chiave cui intendo ispirare il nuovo ciclo del Gruppo Alimentare di Confindustria Salerno».