Con Nevermind il trio grunge di Seattle divenne il simbolo di quelli che ancora credevano al rock, incarnando la lacerazione di un mondo giovanile inquieto e nichilista
Philip K. Dick e le radici del futuro
Il maggior merito dell’autore, oltre la forza di una scrittura d’altissima qualità, è aver saputo “utilizzare” il tema della fantascienza come nucleo di una continua sperimentazione stilistica. I suoi scritti sono affollati da labirinti, specchi e personalità multiple. Le sue trame sono sempre dentro una cromatura estremamente stratificata
Una storia del cinema underground
Negli anni Settanta in Italia si sviluppa il “fenomeno video”. Un nuovo strumento che accattiva artisti, poeti, registi e musicisti
Italo Calvino, le lezioni americane e i new media
Con il suo ultimo lavoro di natura saggista, pubblicato postumo nel 1985, lo scrittore indica quella che sarà la letteratura del futuro, lasciandoci un dono prezioso
Omaggio a Samuel Beckett, dal teatro ai media
La sintesi e la totalità delle arti, l’indistinzione della matrice linguistica, l’ibridizzazione dei generi, trovano nel programma beckettiano un comune punto d’ancoraggio e di sincronismo
Omaggio a William Burroughs, gli esordi
Tra il 1948 e il 1950 lo scrittore eversivo compone Junkie, un romanzo di estrema potenza dove, nel raccontare il suo viaggio nella droga, dona al mondo la sua scrittura e la sua capacità descrittiva di profondissimo livello analitico e lacerante verità
Su Antonio Gramsci, critico teatrale
È ancora percorribile e solida l’eredità del pensatore sardo che vive va il teatro come luogo d’azione sociale e lotta politica
Bill Viola, dal video alla pittura
Affascinato dall’arte antica, l’artista ne ha voluto rileggere la storia, soprattutto per quanto riguarda i temi della Nascita e della Morte, e quindi della Conditio Humana, in un’ottica del tutto innovativa e moderna
Pier Paolo Pasolini, a quarant’anni dalla sua scomparsa
Scrittore, regista, poeta ma anche atleta – ala destra – e tifoso di calcio, del suo Bologna: un omaggio insolito e fuori campo a un grande indimenticato del Novecento italiano
David Bowie, il dio del rock è vivo
L’estetica del trasformismo è solo un lato, di certo il più immediato ed evidente, dell’universo Bowie. Questo dandy indecifrabile e inquieto continua tuttora ad essere un punto di riferimento, un modello assoluto di ispirazione per giovani musicisti, attori, stilisti, fotografi