Il Premier ha presentato il suo progetto di politica economica del valore di circa 80 miliardi. Tra i vari punti vi sono: riduzione IRAP del 10%, Irpef più leggera per i dipendenti con reddito lordo annuo inferiore a 25mila euro (beneficio quantificato=+1000€ annuali), aumenti delle dotazioni al Fondo di Garanzia, sblocco crediti residuali P.A. (68 miliardi entro luglio), più vari piani per casa, scuola e sanità
L’analisi dei margini di Ottaviano
La preoccupazione principale per un manager che è intenzionato a internazionalizzare la sua azienda risulta essere quella relativa ai costi addizionali legati a questi tipi di operazioni, che si vanno ad aggiungere a quelli sostenuti per le attività domestiche e che rischiano di rappresentare una grossa barriera all’ingresso che solo alcune aziende riescono a superare con successo
Fondazioni: cambiare la normativa per evitare un nuovo caso MPS
Servono strutture più sobrie, slegate da conflitti di interessi, autonome e composte da soggetti non solo professionalmente qualificati, ma anche adeguatamente formati per il lavoro che dovranno svolgere
Una inutile corsa in avanti: la Tobin tax all’italiana
Imporre la tassa unilateralmente – senza un reale accordo internazionale – rischia di aumentare le criticità di un sistema finanziario già molto volatile.
Abolire la cassa integrazione per tornare a crescere
La riforma Monti/Fornero ha avuto il grande merito di affrontare un argomento tabù – quell’articolo 18 tanto caro ai sindacati – introducendo alcuni elementi che, nella vecchia bozza di legge Ichino, vengono definiti flexsecurity per ridurre la scandalosa apartheid in cui versano 12 milioni tra lavoratori dipendenti di piccole imprese, precari e “partite IVA” su carta, ma lavoratori dipendenti di fatto.