
Approvato il regolamento ministeriale sui criteri di svolgimento della procedura
Approvato il regolamento ministeriale sui criteri di svolgimento della procedura
Da mero strumento deflativo quale filtro alla domanda giudiziale, diviene un percorso più facile, adeguato e diverso di accesso alla giustizia in una prospettiva attuativa del pieno sviluppo della persona nel momento della crisi della relazione che sorge nella comunità di cui è partecipe
Un modello italiano di successo che si affianca alla mediazione e ad altri procedimenti in un panorama tipologico poliedrico che mira a creare un sistema di giustizia sostenibile
Per costruire e consolidare relazioni stabili e di lunga durata, è utile individuare fin dalla costituzione di una società forme e soluzioni idonee nella prospettiva di una gestione rapida, economica ed efficace del contenzioso insito nell’attività d’impresa
Rimarcata l’importanza della partecipazione personale delle parti, indispensabile per realizzare un effettivo confronto sulle questioni controverse
Occorre trovare nuovi equilibri nell’accesso alla giurisdizione mediante l’implementazione e l’incentivazione di sistemi complementari, creando così una diversa cultura nell’approccio al conflitto e riducendo anche la domanda che diversamente approderebbe sempre e comunque al sistema giudiziario statale
Il Governo al lavoro per la fase attuativa che renderà concreto il modello italiano per una giustizia coesistenziale e sostenibile
L’obiettivo è di ridurre la durata dei processi civili del 40% sino ad arrivare a “quota mille”, cioè cause lunghe in media mille giorni
Il 16 giugno scorso la Ministra Cartabia ha firmato i 24 emendamenti che, ora, hanno iniziato il loro iter parlamentare nella prospettiva di un approdo nell’aula di Palazzo Madama a partire dal 20 luglio 2021. Con riguardo specifico alla mediazione, il maxiemendamento del Governo si pone in perfetta sintonia con le proposte della Commissione Luiso e […]
Essenziale il ricorso agli strumenti alternativi di risoluzione delle controversie, potenziando l’uso dell’arbitrato, della negoziazione assistita e della mediazione