La Cassazione non fa sconti neanche a chi li aveva utilizzati per scopi legittimi e utili, come la frequentazione di un corso di laurea di giorno, assicurando comunque attività assistenziale di sera
Licenziamento del dipendente pubblico, la Cassazione cambia parere
La responsabilità è degli Organi Giudicanti oppure delle normative non chiare? Si attendono ulteriori sviluppi, in particolare la riforma del pubblico impiego
Sicurezza precaria? Rifiuto di lavorare legittimo
Nel caso in cui l’azienda non adotti idonee misure di sicurezza, o in assenza di queste, la Corte di Cassazione ha legittimato i lavoratori a non eseguire la prestazione, conser vando il diritto alla retribuzione
Cassazione sez. lavoro 20540/2015, attenzione al licenziamento facile
Il commento a una sentenza apripista, prima interpretazione sulla disciplina del decreto sulle tutele crescenti
Agenzia delle Entrate, incarichi dirigenziali e sentenza Mascolo
Per la Suprema Corte di Cassazione gli atti dei dirigenti decaduti sono validi. I funzionari, inoltre, facendo ricorso a quanto stabilito dalla Corte di Giustizia Europea, potrebbero richiedere di essere stabilizzati
Cassazione, cosa rischia il lavoratore improduttivo
Con la sentenza n. 14310/2015 la Suprema Corte ha confermato il licenziamento di un dipendente che ometteva di compilare il “performance dialogue”, oltre ad avere un rendimento decisamente scarso
Storia di una chat fatale
Licenziato un dipendente – adescato, sotto mentite spoglie, dal suo capo del personale esasperato dal comportamento illecito dello stesso – per essersi connesso ripetutamente durante l’orario di lavoro a una piattaforma social
Diritto alle ferie e disabilità
La Corte di Giustizia ha stabilito che i giorni di riposo retribuito spettano anche ai disabili che hanno prestato la propria attività presso i CAT, ovvero i Centri di Aiuto, perché a tutti gli effetti lavoratori subordinati
Lavoro, i rischi derivanti da una non corretta gestione del personale
La Corte di Cassazione con la sentenza n. 1262/2015 ha solo in parte confermato i verdetti di primo e secondo grado limitatamente alla dequalificazione e mobbing di un lavoratore, ma ha cassato quella di licenziamento
Sezione lavoro: una sentenza che fa scuola
Il 21 gennaio 2015 il Tribunale di Napoli ha dichiarato la sussistenza del rapporto di lavoro a tempo indeterminato tra tre docenti “precarie” e il Ministero, condannando così il MIUR alle retribuzioni contrattualmente dovute per periodi di interruzione durante i contratti a termine e alla ricostruzione della carriera, oltre alle spese legali