La Fondazione ADI, in collaborazione con Inteligent Health e il Comune di Terni, ha organizzato una divertente sfida inserita nella vita di tutti giorni di una comunità. La gara si svolge a Terni dal 21 settembre al 2 novembre 2016
Quindici anni fa il genoma umano è stato completamente sequenziato e assemblato. Il genoma umano può essere considerato come un libretto di istruzioni contenente l’informazione necessaria perché sia costituito l’intero organismo, con le seguenti caratteristiche: ha più di un miliardo di parole; è composto da 5000 volumi, ognuno lungo 300 pagine; è contenuto nel nucleo di una cellula; è contenuto in quasi tutte le cellule dell’organismo. Molti di noi erano convinti che, grazie a questa scoperta, si sarebbe trovata con facilità la soluzione ai tanti problemi di salute che affliggono il genere umano.
Purtroppo sono stati sottovalutati alcuni dati di fatto. Tanto per cominciare ci sono meno di 25.000 geni nel genoma umano; tuttavia ci sono più di 100.000 proteine derivate dai geni. Inoltre l’espressione di una singola proteina dipende da più geni (multigenicità) e un singolo gene è in grado di influenzare il destino di più proteine (pleiotropia).
Recentemente si è molto parlato di epigenetica, definita come lo studio dei cambiamenti ereditabili nell’espressione genica che non sono causati da cambiamenti nella sequenza del DNA. Il termine è ripreso da Aristotele, il quale credeva nell’epigenesi, ossia nello sviluppo di forme organiche individuali a partire dal non formato ed è stato introdotto dal genetista Conrad Waddington (1942) per descrivere i fenomeni che portano dal genotipo al fenotipo. L’epigenetica indaga dunque quella parte della genetica che interessa l’espressione genica, altrimenti detta fenotipo. In termini molto semplici, il gene si esprime in un modo o in un altro, in salute o in malattia, in rapporto a molteplici fattori, che comprendono tutte le interazioni che il nostro organismo ha con l’ambiente interno ed esterno. L’epigenetica è un processo secondo il quale, ad esempio, i fattori ambientali possono agire nel medio-lungo termine sull’espressione genica, senza modificare la sequenza genetica sottostante. Uno stile di vita salutare e attivo è in grado di modificare in senso positivo sia la qualità, sia la durata della vita di ciascuno di noi.
In questo caso l’epigenetica assume anche valenza positiva e liberatoria rispetto al determinismo e alla condanna della genetica. Nell’ultimo secolo la vita media si è allungata considerevolmente, ma il periodo libero da malattie non è cresciuto proporzionalmente. L’attività fisica è il principale fattore in grado di influenzare positivamente la nostra salute tanto che la sedentarietà viene considerato un fattore di rischio molto importante per le principali malattie metaboliche e cardiovascolari.
Per cercare di migliorare lo stile di vita della popolazione, la Fondazione ADI in collaborazione con Inteligent Health e il Comune di Terni ha promosso l’iniziativa Beat the street che coinvolge una intera città. Beat the Street è una divertente sfida inserita nella vita di tutti giorni di una comunità. La gara si svolge a Terni dal 21 settembre al 2 novembre 2016. I partecipanti accumulano punti e vincono premi camminando, pedalando o correndo da un punto all’altro passando una tessera, registrata e attivata, sugli appositi sensori (Beat Boxes) posizionati sui pali della luce, lungo le strade scelte come percorsi dell’iniziativa.
Questo progetto è rivolto al più alto numero possibile di partecipanti. Sono stati coinvolti i diversi plessi scolastici e si conta di riuscire ad avere una adesione superiore al 20% della popolazione, cioè oltre 20.000 persone. Obiettivo è quello di percorrere 400.000 chilometri in sei settimane. Può essere definito un tentativo pratico di realizzazione di un progetto complesso di epigenetica positiva.