Ben sei nomination agli Oscar 2019 per BlacKkKlansman, l’incredibile storia vera di un eroe americano.
Il film, nato dalla mente del visionario filmmaker statunitense Spike Lee, è ambientato nel pieno degli anni ’70, un periodo caratterizzato da grandi disordini sociali causati anche dall’infuriare della lotta per l’affermazione dei Diritti Civili.
Il protagonista della storia è Ron Stallworth (interpretato da un formidabile John David Washington), primo agente afro-americano del Dipartimento di Polizia di Colorado Springs.
Il suo arrivo è accolto con scetticismo e aperta ostilità dai poliziotti di ogni ordine e grado del Dipartimento.
Tuttavia, impassibile, Stallworth mostra subito di essere molto determinato nell’intenzione di ritagliarsi uno spazio di rilievo e di fare la differenza nella sua comunità.
Decide, quindi, di imbarcarsi in una pericolosa missione: infiltrarsi e smascherare il Ku Klux Klan.
Fingendosi un fanatico razzista, Stallworth contatta il gruppo e presto si trova a essere invitato a far parte del circolo ristretto dei pochi ammessi.
Instaura anche un rapporto privilegiato con il Grande Mago del Klan, David Duke (Topher Grace), che addirittura elogia l’impegno convinto che Ron mette nella promozione dell’America Bianca.
L’indagine sotto copertura diventa sempre più complessa e pericolosa e il collega di Stallworth, Flip Zimmerman (Adam Driver), finge di essere Ron negli incontri di persona con i membri del Gruppo dell’Odio e da insider viene a conoscenza di un complotto fatale.
Insieme Stallworth e Zimmerman fanno squadra per abbattere l’organizzazione il cui vero obiettivo è quello di mitigare la violenta retorica per arrivare a piacere alle masse.
BlacKkKlansman offre un’analisi chiara e realistica del problema razziale nell’America degli anni ’70, questione, purtroppo, ancora attuale e rilevante nel mondo di oggi.