Arriva dalle Dolomiti la soluzione che promette e permette di migliorare le prestazioni di vecchi impianti di irrigazione grazie al retrofitting, con un risparmio idrico ed energetico fino al 30%. Ce ne parla uno dei tre fondatori, Marco Bezzi: «Le risorse ambientali non sono infinite, ma se impariamo a usarle al meglio possiamo vivere tutti bene, salvaguardando il pianeta e la vita dei nostri figli»
Come e quando nasce Bluetentacles e perché questo nome?
Bluetentacles nasce nell’ottobre 2018 dall’esperienza di Carlo, Silvano e mia nel settore dell’irrigazione a goccia, nel corso della quale abbiamo riscontrato la necessità diffusa di un miglioramento della gestione dell’acqua in campo. Con gli impianti a goccia infatti è stato fatto un enorme passo avanti in termini di efficientamento idraulico ma mancano, ad oggi, strumenti in grado di ottimizzare l’uso della risorsa idrica da remoto. In particolare mancano soluzioni che permettano di rendere più efficienti gli impianti già installati, ed è con questo obiettivo che nasce la soluzione di revamping Bluetentacles: per migliorare gli impianti già installati integrando AI e IoT nella gestione dell’acqua. Il nome: “Blue” è un chiaro richiamo all’acqua. “Tentacles” sono i tentacoli che rappresentano la rete Wi-Fi installata in campo, in grado di gestire tutti i dispositivi IoT per il monitoraggio o per il controllo degli elementi in campo.
La vostra innovazione è una risposta concreta alla diminuzione di riserve idriche. In Italia che dimensione ha questa minaccia?
L’Agenzia Europea per l’Ambiente riporta una riduzione del 24% di risorse rinnovabili pro-capite, ma tenuto conto del trend in continuo aumento, è importante agire quanto prima per contenere l’uso di risorse idriche, soprattutto in agricoltura, il settore più idrovoro in assoluto. Con Bluetentacles, dopo 3 stagioni irrigue, abbiamo misurato un risparmio idrico medio del 30% confrontandolo con il consumo idrico di particelle irrigate in maniera tradizionale. Al risparmio idrico si aggiunge poi un analogo risparmio energetico in tutti i casi in cui l’acqua deve essere pompata per essere utilizzata dagli impianti di irrigazione.
Quali motivazioni hanno spinto il team a iniziare un’avventura imprenditoriale?
Aver toccato con mano un’esigenza reale degli agricoltori in campo è stata la prima motivazione che ci ha spinto ad iniziare questa avventura imprenditoriale. A questa si aggiunge certamente il profondo interesse per la sostenibilità ambientale e la percezione, provata sulla nostra pelle, di una riduzione progressiva delle risorse idriche disponibili constatata sia durante alcune nostre missioni di lavoro in contesti africani, dove il problema ha dimensioni importanti e vitali per tante famiglie operanti in agricoltura, sia nel nostro territorio che, seppur racchiuso tra le splendide Dolomiti, comincia a sperimentare qualche piccolo conflitto associato alla riduzione di disponibilità idrica. L’altro driver che ci ha mosso fino ad ora, e che ci fa andare avanti, è sicuramente la passione per l’innovazione in generale.
La vostra soluzione attraverso il retrofitting IOT, utilizzando tecnologie open source, adegua anche macchinari già esistenti. Un doppio risparmio…
È proprio così. La soluzione Bluetentacles permette di fare retrofitting di impianti esistenti. Il nostro obiettivo non è spingere l’agricoltore a cambiare il proprio impianto ma piuttosto permettergli di integrare la nostra tecnologia per rendere più intelligente quello già installato. Ne deriva un doppio risparmio perché il retrofitting, rispetto ad un nuovo impianto, permette di ridurre il costo dell’80%. Se al risparmio idrico ed energetico, andiamo a sommare anche il vantaggio economico di un prodotto di migliore qualità, si può capire l’enorme miglioramento derivante dall’adozione della soluzione Bluetentacles.
Il digitale quanto ha cambiato l’agricoltura? Conviene con chi sostiene che esistano più tipi di agricolture, con diversi bisogni, necessità e prospettive?
Il digitale sarà il futuro dell’agricoltura e credo che sia il momento buono per l’introduzione di nuova tecnologia. Siamo di fronte ad un cambio generazionale: sempre più giovani agricoltori stanno prendendo in mano le aziende di famiglia.
Diventa quindi molto più facile, rispetto a qualche anno fa, proporre soluzioni tecnologicamente avanzate grazie alla migliore capacità di ricezione e facilità di utilizzo.
Credo che non ci siano più tipi di agricolture in termini di bisogni, necessità e prospettive. Infatti tutti gli agricoltori hanno un obiettivo comune: produrre meglio, di più, e con consistenza di produzione anno dopo anno. Ed è proprio rispetto a queste esigenze che, con Bluetentacles, vogliamo dare un supporto all’agricoltura, diminuendo i costi e migliorando le rese.
Il concorrente è un pericolo o uno sprone?
Soprattutto quando si parla di startup crediamo più nella collaborazione che nella competizione. Grazie a una sana collaborazione è molto più facile essere incisivi sul mercato e confrontarsi con le grandi aziende del settore. Anche le grandi aziende non devono per forza essere viste come concorrenti ma come opportunità di crescita, magari attraverso collaborazioni tecniche e commerciali.
Quello del Premio BP per l’Innovazione di Confindustria Salerno non è il primo riconoscimento ottenuto. Che valore ha partecipare a questo tipo di competizioni?
In questi anni abbiamo avuto la fortuna di confrontarci in tante competizioni per startup o programmi di open-innovation, ottenendo sempre degli ottimi risultati. Tra gli ultimi mi piace ricordare i 3 successi al Premio Gaetano Marzotto nel corso del quale siamo stati premiati da Marzotto Venture, TIM e dal Gruppo Santa Margherita, che ha recentemente deciso di adottare la nostra soluzione nella sua cantina in Sardegna. Il Premio BP per l’Innovazione di Confindustria Salerno per noi ha un significato davvero importante perché siamo riusciti a farci conoscere nei territori in cui prevediamo di lavorare e in cui crediamo che la nostra soluzione potrebbe avere un impatto ancora più importante in termini di ottimizzazione delle risorse idriche.
In Francia l’ecosistema dell’innovazione sta crescendo velocemente e vertiginosamente. Nonostante gli sforzi di molti e i passi in avanti, in Italia non è ancora così.
Già nel 2019 al CES di Las Vegas, dove eravamo presenti con lo stand Bluetentacles, ho potuto rendermi conto del grande divario tra Francia e Italia in tal senso. Per migliorare la situazione italiana credo che serva un disegno politico strategico e coordinato che possa far convergere gli investimenti e le risorse sul panorama sempre più ricco di startup innovative che puntano a emergere al meglio, non solo in Italia ma anche in Europa e nel mondo.
La natura vi ha insegnato che…
Le risorse ambientali non sono infinite, ma se impariamo a usarle al meglio possiamo vivere tutti bene, salvaguardando il pianeta e la vita dei nostri figli.