BMTA 2021, a Paestum dal 25 al 28 novembre

Al centro della manifestazione un turismo culturale più esperienziale, sostenibile e rivolto alla domanda di prossimità

 

La XXIII Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico avrà luogo a Paestum dal 25 al 28 novembre 2021, per la prima volta nella location definitiva del Tabacchificio Cafasso, sito di archeologia industriale “simbolo della Piana del Sele”, come definito da Gillo Dorfles.

Il programma della XXIII BMTA vede protagonista il turismo culturale all’insegna dell’esperienza unica e autentica, nonostante l’aspetto esperienziale sia già di per sé alla base dell’offerta. Oggi più che mai, infatti, qualsiasi offerta deve avere i caratteri della sostenibilità che, come si evince dal ricco programma, è l’altro tema importante di questa edizione. Dunque, un nuovo modo di proporre e vivere il turismo, oltre all’invito ad aumentare gli standard di qualità, al rinnovamento e all’adeguamento delle strutture.

«Occorre riqualificare la nostra offerta – dichiara il Fondatore e Direttore della BMTA Ugo Picarelli – in quanto la consapevolezza dei rischi e del non rispetto del pianeta, a cui ci ha riportato l’attuale pandemia, è motivo per intraprendere da subito l’unica strada possibile, un turismo sostenibile nel segno della unicità, dell’accessibilità, della destagionalizzazione e rispettoso dell’ambiente. Il viaggiatore della società contemporanea, una volta definito turista, è sempre più alla ricerca di emozioni e di soddisfare bisogni di conoscenza, ossia di fare turismo esperienziale alla ricerca di luoghi e momenti, che rispecchino i valori personali. Per i grandi attrattori archeologici è fondamentale ragionare sui flussi turistici: l’approccio sostenibile in questo caso deve essere una modalità per visitare i luoghi nel rispetto del bene culturale. Ma turismo sostenibile significa soprattutto valorizzazione del territorio, riscoperta delle aree interne e conoscenza del patrimonio minore, che comunque è un pezzo della nostra identità. Attraverso il racconto delle destinazioni archeologiche minori si favorirà la scoperta del territorio, puntando su un’economia anche circolare. Parlare di turismo culturale e sostenibile significa soprattutto affrontare tante sfaccettature, non solo ambientali, ma anche sociali e politiche: è un discorso ampio e importante per il futuro dei nostri territori e della nostra madre terra».

Tra le principali iniziative in programma: “I beni culturali e il turismo culturale dopo la pandemia” in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti della Campania e con la partecipazione dei Direttori dei Parchi e Musei Archeologici e i Direttori delle Direzioni Regionali Musei del Centro Sud Italia;

la Conferenza “Dall’outgoing all’incoming del turismo archeologico per una domanda di prossimità europea e nazionale” in cui assessori regionali, addetti ai lavori e i più noti tour operator italiani discuteranno della necessità di puntare sulla domanda di prossimità europea e nazionale per le nostre destinazioni interessate dal turismo archeologico, pensando a rinnovati e innovativi prodotti turistici a seguito della recente emergenza che ha ripensato il turismo secondo contenuti esperienziali e autentici;

la Conferenza “I parchi per la valorizzazione del patrimonio archeologico e per un turismo più esperienziale e sostenibile” nella quale si discuterà sulla valorizzazione dei territori, che deve essere improntata su una offerta contrassegnata da unicità, accessibilità, percorsi sensoriali ed emozionali, ecocompatibilità, tipicità;

la 1ª Conferenza Mediterranea sul Turismo Archeologico Subacqueo nella quale sarà presentata ufficialmente la candidatura di certificazione di un “Itinerario Culturale Europeo del Patrimonio Archeologico Subacqueo del Mediterraneo”, una rete che collegherà Campania, Calabria, Puglia, Sicilia, Egitto, Grecia, Israele e Turchia attraverso i siti di Baia Sommersa, Capo Rizzuto, Tremiti, Ustica-Egadi-Pantelleria, Alessandria d’Egitto, di Pavlopetri/Peristera, di Caesarea Maritima, Kızlan;

l’International Archaeological Discovery Award “Khaled al-Asaad”, il Premio intitolato a Khaled al-Asaad, l’archeologo di Palmira che ha pagato con la vita la difesa del patrimonio culturale, che sarà conferito per la 6ª edizione a Daniele Morandi Bonacossi, Direttore della Missione Archeologica Italiana nel Kurdistan Iracheno e Ordinario di Archeologia e Storia dell’Arte del Vicino Oriente Antico dell’Università di Udine, per la scoperta in Iraq, nel Kurdistan presso il sito di Faida a 50 km da Mosul, di dieci rilievi rupestri assiri raffiguranti gli dèi dell’Antica Mesopotamia;

per la 7ª edizione a Mostafa Waziry, Segretario Generale del Consiglio Supremo delle Antichità di Egitto, per le centinaia di sarcofagi ritrovati a Saqqara, patrimonio Unesco a 30 km a sud del Cairo;

la Conferenza “Il treno storico per la connessione territoriale delle destinazioni archeologiche” per promuovere un’altra forma di turismo, che permetta al viaggiatore di percorrere il nostro Paese in modo sostenibile e lungo le tratte storiche delle ferrovie, ammirando paesaggi magnifici e toccando località di struggente bellezza;

la Conferenza Annuale dei Comitati Scientifici di ICOMOS ITALIA; il Convegno e l’Assemblea Ordinaria 2021 dei Soci di ICOM ITALIA.