Bomba d’acqua a Mercato San Severino, danni all’azienda Grafica Metelliana. L’AD Gerardo Di Agostino: “Le nostre denunce rimaste inascoltate”

Le ingenti piogge, cadute sul territorio della Valle dell’Irno, hanno causato danni all’azienda poligrafica Grafica Metelliana SpA, nell’area industriale di via Sibelluccia a Mercato San Severino. Intorno alle ore 11 di ieri mattina, l’acqua precipitata iniziava a non defluire, cingendo gli esterni dell’azienda.

In pochissimo tempo, la situazione è precipitata a causa dell’esondazione del canale Rio San Rocco, proveniente da Fisciano, che corre lungo il perimetro sud-est dell’azienda.

L’esondazione, causata dall’ostruzione dovuta ai detriti e agli arbusti ammassati nel canale, ha provocato l’allagamento dell’intero piano terra dell’opificio, che ospita la produzione, gli uffici e il magazzino.

Acqua, fango e detriti hanno raggiunto, nei punti più critici, l’altezza di 20 cm, causando danni ingenti alle materie prime, in prevalenza carta, a semilavorati e prodotti finiti, nonché il fermo della produzione e del reparto tecnico-commerciale. Ancora in corso la conta dei danni.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Mercato San Severino, il comando di Polizia locale e il Consorzio di Bonifica Integrale Comprensorio Sarno per gli accertamenti del caso.

Dopo oltre quattro ore di lavoro incessante, è stato possibile riprendere l’attività di produzione nei locali, in cui sono tutt’ora evidenti i segni dell’allagamento.

“Non è la prima volta che una bomba d’acqua così violenta colpisce quest’area, provocando l’esondazione del fiume e l’allagamento della nostra azienda. Era già accaduto nel 2015 – dichiara l’AD di Grafica Metelliana Gerardo Di Agostino – e tutta la nostra squadra ha lavorato alacremente anche stavolta per ripristinare la situazione nel minor tempo possibile e a loro va il mio ringraziamento, unitamente agli uomini delle forze dell’ordine sopraggiunte. Abbiamo denunciato più volte lo stato di incuria del fiume a tutte le autorità competenti. L’ultima, in ordine di tempo, due settimane fa. Abbiamo addirittura segnalato la nostra volontà di partecipare ai costi di pulizia e messa in sicurezza dell’alveo. È alta la mia preoccupazione per la serenità dei miei dipendenti, in un comparto fortemente compromesso dall’aumento del costo della materia prima e dell’energia. Avvieremo tutte le azioni necessarie affinché si possa fare chiarezza su quanto accaduto e si possa intervenire per evitare esiti ben più drammatici in futuro”.