Il Vice Direttore INPS Salerno, Giovanna Baldi, preicsa che lo sgravio contributivo non comporta alcuna riduzione nella misura del trattamento pensionistico
La Legge di Stabilità 2015 prevede sgravi contributivi per i nuovi assunti a tempo indeterminato. Quali sono i requisiti cui il datore di lavoro deve prestare attenzione per poter godere del beneficio?
L’esonero in discorso riguarda le assunzioni a tempo indeterminato effettuate nel periodo che va dal primo gennaio di quest’anno in corso al 31 dicembre 2015 ed è riconosciuto per un periodo massimo di 36 mesi. L’agevolazione contributiva non si applica al settore dell’agricoltura, agli apprendisti e al lavoro domestico.
L’esonero riguarda il totale dei contributi previdenziali dovuti dal datore di lavoro, non riguarda i premi INAIL e non è cumulabile con altri esoneri o sgravi. È tuttavia cumulabile con gli incentivi di natura economica (ad es. assunzione di percettori di trattamento ASpI, incentivo ex programma “Garanzia Giovani”, etc…). Esso è inoltre subordinato alla correttezza degli adempimenti contributivi, al rispetto degli adempimenti posti a tutela delle condizioni di lavoro e al rispetto di accordi e contratti collettivi
Il massimale annuo di esenzione contributiva per ogni lavoratore (frazionabile in quote mensili) è pari a euro 8.060.
Chiariamo meglio la misura: ci saranno riverberi negativi sulle pensioni future dei lavoratori?
Il beneficio non comporta alcuna riduzione nella misura del trattamento pensionistico in quanto l’aliquota di computo della pensione rimane quella fissata per la generalità dei lavoratori dipendenti, ovvero il 33%.
In caso di interruzione del rapporto di lavoro nel periodo di prova, l’azienda intenzionata ad assumere successivamente lo stesso lavoratore potrà godere comunque del bonus? Se sì, in che misura?
Non spetta ai lavoratori per i quali il beneficio sia già stato usufruito relativamente ad una precedente assunzione a tempo indeterminato con lo stesso datore che riassume.
Secondo le stime dell’INPS il provvedimento sarà capace di contribuire concretamente alla creazione di nuova occupazione stabile?
Anch’io, come il mio Direttore, nel ribadire che non è compito dell’Inps, né dei suoi dipendenti, giudicare un provvedimento legislativo, mi auguro che si realizzino gli obiettivi di creare nuova occupazione, prefissati dal Legislatore con l’introduzione del nuovo strumento in argomento.