In programma tanti eventi per l’estate e da settembre una Summer School sullo studio in mare della Posidonia oceanica
A dieci anni dalla fondazione, che bilancio è possibile trarre sulla vita del Museo del Mare?
Senza dubbio sono stati anni di crescita costante. Noi siamo arrivati nel 2013, in un momento di difficoltà del Museo. Abbiamo investito lavoro e risorse in un’azione di rilancio della struttura, che si è completata quest’anno con i lavori di restauro dell’intero complesso museale di Palazzo Vinciprova. Il trend è positivo e i diecimila visitatori dell’ultimo anno (più o meno divisi equamente tra scuole e turisti)
sono un dato che ci conforta, anche se sono ancora ampi i margini di crescita.
Ci sono nuove iniziative o collaborazioni in campo?
Il 24 aprile c’è stata la riapertura ufficiale del Museo con una due giorni di eventi, musica e laboratori. Stiamo lavorando, poi, alla programmazione estiva e a maggio lanceremo il cartellone degli eventi.
Siamo a lavoro, infine, per la realizzazione a settembre di una Summer School sullo studio in mare della Posidonia oceanica – una pianta acquatica fondamentale per l’ecosistema marino del Mediterranea – aperta a studenti e biologi marini, in collaborazione con tre università e alcuni centri di ricerca. Le nostre collaborazioni, però, non si fermano al mondo del pubblico, anzi.
Spesso riusciamo a collaborare meglio con aziende private nostre partner, che vedono nel nostro lavoro (penso alla divulgazione della Dieta mediterranea) un utile alleato per il loro business.