L’ultimo libro di Filippo Martinez, edito da Bompiani, è una raccolta di fiabe strane e sogni paradossali
Un vecchio console, nella notte, viene depredato dei ricordi da una miriade di piccolissimi cammelli che attraversano le sue orecchie. Un oratore ha sette minuti per raccontare il genere umano alla sterminata Assemblea degli Universi. Un papa disorientato confida a Dio di aver perso la fede mentre osservava tre guardie svizzere; gli scrive così una lettera di dimissioni per poter finalmente indossare una cravatta a fiori. Un alfiere decide di vendicare sulla scacchiera l’amico pedone e il re sconfitto. Un’appassionante volata finale tra spermatozoi che si giocano tutto nella gara
per la fecondazione. Un ciclope siamese descrive la malinconia di suo fratello.
Le storie di Martinez sono “fiabe per bambini cattivi” che fanno sorridere per lo sguardo affilato con cui squadernano la realtà, a scoprire lo sberleffo, il paradosso e l’immaginazione che nascondono le tragedie quotidiane. Da leggere prima di addormentarsi per affrontare i nostri sogni e le nostre paure.