Categoria: diritto e impresa

Relazioni Sindacali: la rivoluzione copernicana è compiuta

GIORGIO FONTANAFinalmente pronto il nuovo modello sottoscritto da Confindustria e da Cgil, Cisl e Uil. L’aspetto più innovativo del Testo Unico sulla Rappresentanza riguarda l’accettazione da parte di tutte le componenti sindacali del principio maggioritario anche a livello aziendale (ove c’erano state le più acute tensioni), in forza del quale i contratti collettivi aziendali sono efficaci erga omnes, vincolando tutte le organizzazioni sindacali, anche se sottoscritti soltanto dalla maggioranza (e non da tutti i membri) della RSU aziendale

Società miste e servizi in house: contraddizioni e fallimenti

luigi dangiolella

luigi dangiolellaQuando, qualche anno fa, il Legislatore introdusse la possibilità per gli enti locali di operare – oltre che attraverso i tradizionali strumenti – anche mediante società di capitali ad intero o parziale capitale pubblico (a partire dalla legge 142/90), la novità fu vista con grande interesse, perché si trattava di strumenti operativi più elastici che permettevano alle Pubbliche Amministrazioni di intervenire in alcuni settori con maggiore incisività. Pochi erano coloro che ponevano degli interrogativi di coordinamento di sistema.
Col tempo, accanto, indubbiamente, ad una maggiore vivacità di alcune operazioni della P.A. sono ben presto emersi diversi problemi.

L’articolo 18 dopo la Riforma Fornero

GIORGIO FONTANANella materia dei licenziamenti disciplinari resterebbe intatta la fondamentale norma di cui all’articolo 2106 del codice civile: il Giudice non è tenuto solo ad accertare l’effettiva sussistenza del fatto contestato nella sua materialità, ma deve valutare – fra l’altro – oltre ai profili soggettivi di dolo e colpa, anche se esso risulti così grave da giustificare l’applicazione della sanzione del licenziamento disciplinare con la conseguente risoluzione del rapporto di lavoro

La mediazione delle liti tra emergenza deflattiva e trasformazioni culturali

marco marinaro

marco marinaroIl VI Rapporto Isdaci sulla diffusione della giustizia alternativa in Italia segnala che per il 2012 sono state ben 243.281 le domande di ADR depositate nei Centri di risoluzione italiani, con una crescita del 72% rispetto al 2011. In questo contesto il ruolo dominante è chiaramente ricoperto dalla mediazione civile e commerciale, le cui domande, pari a 154.879, fanno segnare un sostanzioso incremento del 154,7% rispetto all’anno precedente