Categoria: diritto e impresa

Dalla S.r.l. semplificata alla S.r.l a capitale ridotto/II Parte

(…) Sorprende pertanto che per dare luce ad una “riforma” relativamente modesta – e con importanti precedenti nel panorama globale – si sia seguito un iter così tortuoso e incerto. La S.r.l. a capitale ridotto, come si è detto, è stata introdotta grazie ad un tardivo ripensamento rispetto al limite anagrafico (e gli effetti che questo produceva in termini di competitività del Paese): e, come tutte le “toppe” che si rispettino, la riuscita è peggiore del buco che si voleva coprire.

Abolire la cassa integrazione per tornare a crescere

Bruno Criscuolo Web

Bruno Criscuolo WebLa riforma Monti/Fornero ha avuto il grande merito di affrontare un argomento tabù –  quell’articolo 18 tanto caro ai sindacati – introducendo alcuni elementi che, nella vecchia bozza di legge Ichino, vengono definiti flexsecurity per ridurre la scandalosa apartheid in cui versano 12 milioni tra lavoratori dipendenti di piccole imprese, precari e “partite IVA” su carta, ma lavoratori dipendenti di fatto.

Dalla S.r.l. semplificata alla S.r.l a capitale ridotto

gianmatteo nunziante

gianmatteo nunzianteProve tecniche per (cercare di) rimettere in moto l’economia

 

Come noto, i governi che si sono succeduti negli ultimi 18 mesi si sono trovati alle prese con la peggiore crisi finanziaria del dopoguerra e con l’urgenza di dover fronteggiare, da un lato, il riordino dei conti pubblici e, dall’altro, il rilancio dell’economia.

Giustizia civile e attività d’impresa

M Marinaro Web

M Marinaro WebLe proposte dei “saggi” e quelle di Confindustria

 

Sono trascorsi soltanto pochi mesi dalla sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittima, per eccesso di delega legislativa, l’obbligatorietà della mediazione finalizzata alla conciliazione delle controversie civili e commerciali, ma il dibattito che coinvolge più in generale i temi della giustizia civile era apparso rapidamente destinato all’oblio a fronte dei gravi problemi posti dalla stringente crisi economica tanto da essere passato del tutto inosservato nella contesa politica pre e post elettorale.

Il concordato preventivo “in bianco” o “pre-concordato”

maurizio galardo

maurizio galardoPer favorire ulteriormente il salvataggio dell’impresa in difficoltà, si prevede adesso che l’imprenditore possa depositare il ricorso contenente la domanda di concordato, unitamente ai bilanci relativi agli ultimi tre esercizi.

 

Con l’art. 33 del d.l. 22 giugno 2012, n. 83, convertito in legge con modificazioni dalla legge 7 agosto 2012, n. 134 è stato inserito nel testo dell’articolo 161 della legge fallimentare R.D. 267/1942 e succ. modd. e integr. un nuovo comma 6, con il quale è stato introdotto quello che la prassi ha denominato in vario modo “concordato con riserva” o “concordato in bianco” o anche “ pre-concordato” nel quale, con l’intento di favorire ulteriormente il salvataggio dell’impresa in difficoltà, si prevede adesso che l’imprenditore possa depositare il ricorso contenente la domanda di concordato, unitamente ai bilanci relativi agli ultimi tre esercizi, riservandosi di presentare successivamente la proposta, il piano e la documentazione, di cui ai commi secondo e terzo, entro un termine fissato dal giudice, compreso fra sessanta e centoventi giorni, e prorogabile in presenza di giustificati motivi, di non oltre sessanta giorni.

La tutela del patrimonio

marco de giorgis

marco de giorgisSe si vuole che sia realmente efficace, questa deve essere posta quando non esistono pregiudizi sui beni

 

La pianificazione finanziaria della gestione del proprio patrimonio pone il problema della tutela dei propri beni, vale a dire della protezione del patrimonio personale da eventi che potrebbero distruggerlo. Nessuno è esente da questi rischi.
Avete mai pensato a quali responsabilità ha l’amministratore di una società? O, più semplicemente a quali responsabilità ha un padre di famiglia?
Facciamo qualche esempio.

Danno da ritardo della Pubblica Amministrazione

L DANGIOLELLA WEB

L DANGIOLELLA WEBLa dinamica “tempo” è essenziale e va rispettata

 

Costituisce tema di grande interesse, che coinvolge la vita di ogni cittadino e di ogni impresa, quello relativo al ritardo della Pubblica Amministrazione nel provvedere a fronte della presentazione di un’istanza. La celerità dell’azione amministrativa, in aderenza ai dettami comunitari, è certamente espressione della migliore realizzazione dell’interesse pubblico e della maggiore tutela dell’interesse privato.

Licenziamenti: quando un caffè costa il posto

massimo ambron

massimo ambronColpevole il cassiere allontanatosi dal luogo di lavoro per la pausa.

 

La Corte di Cassazione sezione Lavoro, con sentenza del 28 marzo 2013 n. 7819, confermando la sentenza della Corte di Appello di Caltanissetta, ha affermato la legittimità del licenziamento irrogato da un Istituto bancario al proprio dipendente nella sua qualità di cassiere, cui venivano contestati tre diversi addebiti tra cui l’allontanamento da posto di lavoro per la pausa caffè.