La nuova rubrica sulla potenza del visivo, omaggio al genio di Andy Warhol
Stand-alone Made in Italy: quando i videogiochi sono creati da una sola persona
Stile minimal con idee di gameplay, storie innovative e cura per i dettagli nelle meccaniche di gioco sono davvero esemplari per questi titoli videoludici targati Italia
Bluethroot: il videogioco Generazione Z
Un’avventura narrativa che esplora le fragilità degli adolescenti, a firma di Fortuna Imperatore (aka Axel Fox), Daniele Sichetti, Daniele Piccolino, Andrea Fusti, Francesca Balestri e distribuito da “Argomedia”. Il progetto è anche vincitore del Bando Europeo 2020 dall’ Associazione S. Benedetto di Foggia, nato per contrastare la povertà educativa nelle regioni del Mezzogiorno
eSport tra cinema, videogioco e realtà al Linea d’Ombra Festival
Un fenomeno in crescita anche nel nostro Paese quello delle competizioni virtuali, tanto da destare l’interesse di rassegne cinematografiche come successo a Salerno
Sbarco a Salerno, la storia si mette in gioco
Una mostra documentaria presso l’Archivio di Stato ha commemorato l’Operazione Avalanche anche attraverso i medium ludici
Il Videogioco in Italia, contesti nazionali e transnazionali
Focus sul convegno tenutosi presso l’Università di Salerno, incentrato sulla forza di un’idea e di una passione necessariamente multidisciplinare
Immortality, ovvero l’eterno legame fra Videogioco e Cinema
Se inizialmente il videogioco ha assorbito come una spugna dal cinema idee, contenuti e caratteristiche principali, il cinema ha poi invertito la tendenza cominciando a fare lo stesso
Dry Drowning: una distopica visual novel fra noir e cyberpunk
750 pagine di sceneggiatura tutta italiana sviluppata da Studio V e pubblicata da VLG Publishing, Leonardo Interactive e WhisperGames
Freud’s Bones: il Made in Italy che psicanalizza il videogioco
Un titolo dedicato al padre della psicoanalisi ideato dalla game designer partenopea Fortuna Imperatore, in arte Axel Fox
Aloy: tra rovine future e nuovi valori
La cacciatrice protagonista del videogioco Horizon Forbidden West offre una diversa rappresentazione non della sola donna, ma dell’intero genere: un corpo comune non più sessualizzato, in cui tutti possono riconoscersi espressione non solo del girl power, ma dello human power