Lo studio fotografico è capace di offrire proposte e soluzioni su misura. Che sia una foto di cerimonia o un catalogo aziendale, nessuna offerta è standardizzata e non esistono immagini in serie
L’attività nasce agli inizi degli anni Ottanta, quando Armando – bravissimo nel cogliere nei suoi scatti il sogno, l’intimo, il non visto – apre uno studio fotografico artigianale a Bellizzi in cui si dedica, in particolare, alla fotografia da cerimonia, quella che racconta per istantanee le gioie di famiglia, eternandole. Decide di chiamarlo ART foto CAMERA CHIARA, in omaggio al saggio sul tema del critico francese Roland Barthes uscito proprio in quegli anni.
Agli inizi degli anni ’90, poi, allo studio di Bellizzi Armando decide di affiancare un altro laboratorio. La sede scelta stavolta è Salerno, la città che lo invita ad aprirsi anche verso altri settori, sperimentando nuovi mercati, nuovi modi di fare fotografia e nuovi clienti.
Fino al 2006 il laboratorio dei Cerzosimo – nel 2000 entra in squadra anche Pietro, il primogenito – lavora principalmente come attività artigianale, continuando a specializzarsi in quelle immagini in cui svelare il vincolo segreto e profondo che lega le persone, quel sentimento che, forse, è proprio uno di quegli elementi che è più difficile da far apparire in una fotografia.
Nel 2006 la svolta: lo studio artistico diventa una vera e propria società, Camera Chiara srl, accogliendo anche il secondogenito Nicola, rientrato a Bellizzi dopo un lungo percorso di studi di design a Roma che gli era valso lavori e riconoscimenti di respiro internazionale.
Oggi Armando che ha 56 anni, Pietro che ne ha 32 e Nicola che ne ha 27, interpretano l’attività fotografica “Cerzosimo” in maniera differente. Diversa da un tempo e diversa tra loro ma con la stessa cifra stilistica.
«Armando è il poeta dello scatto ad effetto», raccontano i figli. «I suoi lavori non hanno età, il suo è uno stile intramontabile» e per darmene prova mostrano una foto di sofisticata e moderna bellezza scattata al Casino Sociale di Salerno diciannove anni prima.
Nicola e Pietro, invece, pur avendo un gusto estetico autonomo, hanno entrambi un modo di ritrarre la realtà, le persone e gli oggetti del tutto contemporaneo. Maestri di tecnologia, senza esserne schiavi. Pietro ne è convinto: «Correre dietro alla tecnologia è un vantaggio, ma non sempre un bene. Bisogna saper utilizzare gli strumenti ricordandosi che la fotografia, una buona fotografia, parte sempre dalla testa».
Tre modi diversi di percepire le dinamiche, di vedere e interpretare quello che fotografano ma stessa prospettiva: chi scatta deve essere osservatore silenzioso. Deve sì documentare fin nel dettaglio un momento, ma senza prendervi parte in maniera diretta.
La tecnica fotografica deve sfumare in qualcosa di evanescente, quasi di superfluo ma esserci ed essere qualitativamente di pregio.
Lo studio fotografico dei Cerzosimo, in ragione di questo eclettismo artistico e personale, è capace di offrire proposte e soluzioni su misura. Che sia una foto di cerimonia o un catalogo aziendale, nessuna offerta è standardizzata e non esistono immagini in serie.
La flessibilità e la capacità operativa è da industria, ma il cuore di questa società è rimasto artigiano, come quando Pietro nel laboratorio di Bellizzi giocava con i rullini respirando il suo futuro, e Nicola, invece, con il pallone rompeva le cornici mentre papà Armando, con il suo sguardo profondo, scattava.