Come rendere l’azienda efficiente riducendo i costi energetici

L’efficienza energetica di un’azienda ad oggi passa sicuramente per contratti con gestori che offrano fonti alternative e green e soluzioni personalizzate

Proprio per questo, è utile affidarsi a realtà specializzate nel settore che possano fornire un audit energetico completo e analizzare tutte le opportunità presenti sul mercato, al fine di ottenere le migliori soluzioni.

La pianificazione aziendale

Una consulenza preliminare come quella offerta da eccumenergie.com può risultare decisiva ai fini della scelta dei migliori gestori di energia. Si può infatti venire a conoscenza di una rosa di opportunità che sfruttano anche energie alternative, risultando al contempo ecosostenibili.

Il processo di decarbonizzazione sta portando, in effetti, alla creazione di incentivi per tutte quelle aziende cosiddette “energivore”, ovvero che abbiano un consumo energetico importante. I prestiti agevolati, ad esempio, consentono di procedere con installazioni di impianti eolici, solari o idroelettrici a seconda del caso.

La pianificazione dovrà perciò individuare in primis quale tipologia di incentivi poter richiedere, per ottemperare a tutte le pratiche burocratiche nei tempi prestabiliti; successivamente, uno studio di fattibilità e il monitoraggio dei consumi attuali sono altamente auspicabili. Con il primo, infatti, si stabilisce quale fonte (o quali fonti!) di energia alternativa sia l’ideale; con il secondo, invece, si può comprendere meglio quanto sia possibile risparmiare cambiando piano.

Piani d’azione efficienti

Un piano d’azione aziendale che mira alla diminuzione del costo energetico deve tenere conto anche delle aree in cui il consumo è maggiore. In fase di primo monitoraggio, e prima ancora di pensare a un cambio di gestore, occorre comprendere come migliorare la gestione per renderla ottimale e ridurre gli sprechi.

Spesso bastano alcuni elementi, quali:
• Implementazione dell’utilizzo di luci a LED, che garantiscono alte prestazioni a consumi minori.
• Uso di macchinari con motori e sistemi di aerazione di ultima generazione, per un funzionamento che assorba meno energia.
Manutenzione degli stessi.
• Impiego di materie prime di qualità e soprattutto riciclabili.

Molte “regole” che valgono in casa, poi, si possono trasferire persino alle grandi aziende, pur se su larga scala. Se ad esempio la coibentazione con l’esterno non è ottimale, sistemi di raffrescamento o riscaldamento saranno inevitabilmente più utilizzati: meglio quindi rinnovare gli infissi o persino predisporre cappotti termici al fine di migliorare sia le condizioni operative dei lavoratori, che le performance stesse di dispositivi che rendono meglio a temperature controllate. In tal senso, un buon compromesso è rappresentato dai riscaldamenti a pavimento.

Inserire una tecnologia di controllo e monitoraggio dei consumi anche dopo il cambiamento consente invece di tenerli sempre sotto osservazione e intervenire tempestivamente dove serve. La domotica, al giorno d’oggi, permette di comandare a distanza, stabilire accensione e spegnimento dei dispositivi e verificarne con costanza le prestazioni.

Le energie alternative

Quasi sempre, energia alternativa è sinonimo di risparmio energetico. A cominciare dai pannelli solari. Per l’esattezza, si parla di pannelli fotovoltaici, perché possono convertire in energia elettrica le radiazioni solari. Quelli di tipo termico sono più che altro impiegati in ambiti ove sia necessario il riscaldamento di acqua calda sanitaria, tuttavia, come visto, persino in ambito industriale questa componente risulta importante. Grazie anche a piani di accumulo, si può contare così su una fonte green ed economica.

L’energia eolica sfrutta i venti: collegate a un generatore, le pale eoliche producono energia elettrica per mezzo di una dinamo. Ovviamente, impianti di questo tipo possono essere installati principalmente in zone dove la forza del vento sia costante e adeguata per supportare l’intero sistema.

Infine, vi sono le centrali idroelettriche, che grazie alla forza di caduta dell’acqua, naturale o indotta, innescano un meccanismo in grado di fornire elettricità. Spesso è inoltre necessario ricorrere a bacini artificiali o comunque a dighe.

In ogni caso, tutte queste tipologie di energia alternativa si possono combinare per aumentare la disponibilità in caso di alto fabbisogno, oppure si usano quale supporto ai sistemi di fornitura standard.

Nel caso del gas, si utilizzano quale fonte alternativa quelli rinnovabili come il biometano e l’idrogeno verde.

Sforzo combinato per il risparmio energetico

Naturalmente, laddove alcuni processi di risparmio energetico debbano coinvolgere diversi settori, occorre fornire al personale adeguata formazione così da “educarlo” all’uso consapevole di energie in azienda. Bastano un computer in modalità stand by o un macchinario lasciato acceso per far lievitare le bollette, quindi l’attenzione va posta in maniera più trasversale possibile.

Se infatti da un lato l’analisi del mercato, l’audit energetico e il supporto di realtà preparate e specializzate è un modo per dare all’azienda un volto nuovo da questo punto di vista, il cambiamento deve estendersi a ogni singolo settore e diventare un vero e proprio stile di vita da seguire. Persino digitalizzare e automatizzare alcuni processi al fine di renderli più rapidi è un modo per risparmiare energia e allo stesso tempo per ottimizzare le tempistiche di lavoro.