La CSA di Battipaglia è stata scelta dai Giovani Imprenditori di Confindustria Campania per ospitare un workshop sul metodo kaizen, una giornata di apprendimento esemplare
Il 23 settembre scorso la Cooper Standard (CSA) di Battipaglia ha ospitato un workshop sul metodo Kaizen, promosso dal Gruppo GI di Confindustria Campania. Avviata con i saluti di Pietro Mancuso, Plant Manager dello stabilimento, di Francesco Palumbo, Presidente dei GI salernitani e di Nunzia Petrosino, leader dei GI di Confindustria Campania, la giornata ha visto un’ampia partecipazione di imprenditori che hanno mostrato notevole interesse a come, alcune realtà industriali della nostra zona, si siano ri-organizzate massimizzando in modo rapido, economico ed efficace la produttività attraverso il Kaizen, per affrontare una crisi che sembra ormai essere un nuovo punto di equilibrio con cui misurarsi.
Subito dopo l’intervento di Alfredo Lambiase, Ordinario del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Salerno, che ha innescato un dibattito vivace su quelli che sono gli sprechi nel settore pubblico, è seguita una presentazione “coinvolgente” dell’ingegner Carlo Ratto di Kaizen Institute che, con l’esempio evolutivo di una disciplina come il salto dell’asta, ha mostrato come il coraggio di cambiare il modo di pensare e il superamento dei “paradigmi” possano svelare nuovi modi di reagire e di crescere. A termine della prima parte della giornata in aula, il “Case Study” presentato da Pietro Mancuso e Giovanni Tullio (Manufacturing Manager CSA). Ambedue i manager hanno presentato, con ammirevole passione, un progetto Kaizen attraverso cui, senza prevedere investimenti per l’acquisto di nuove macchine, ma solo cambiando il modo di lavorare (lay out, One piece flow, Riduzione dei WIP), sono stati raggiunti livelli di produttività/rendimenti tali da scongiurare la delocalizzazione della finitura di alcuni prodotti, ad alto contenuto di manodopera, presso paesi low cost.
Nelle parole di Mancuso tutta la semplicità e, al contempo, la necessità di implementare attività lean: «È un processo che, portato avanti in maniera sistematica, umanizza il posto di lavoro, insegna alle persone come fare sperimentazione sul proprio lavoro utilizzando il metodo scientifico e come individuare ed eliminare gli sprechi all’interno dei processi che conducono».
A volere con determinazione questa giornata di studio, Laura Caputo, Sales & Operation Manager di O.M.P.M S.r.l. e vice presidente GI Campania: «Confindustria vuole che si torni al manifatturiero ma secondo le attuali regole del mercato. Per questo abbiamo pensato a un aggiornamento sulle tecniche di miglioramento continuo. È necessario un cambio di mentalità prima nelle nostre imprese per cambiare lo stato delle cose. Un’azienda media o piccola deve trovare il proprio modello di miglioramento continuo, coinvolgendo direttamente il personale che è parte attiva e fondamentale. Date le scarse convenienze del fare impresa, specie al Sud, siamo obbligati ad ottimizzare i processi e ridurre i costi. Non c’è alternativa. Anzi, c’è ed è la delocalizzazione e ad essa noi no vogliamo cedere fino a che ci sarà una possibilità di restare nella nostra terra. La lean è uno strumento importante in tal senso perchè lavora sui processi e aiuta a riportare competitività. Un grande ringraziamento va all’ingegnere Ratto che, senza alcun compenso materiale, ha per questa occasione voluto dare il suo contributo in termini di intelligenza al Paese. In Campania ci sono diverse aziende che implementano tecniche di Lean Manicfturing ma la scelta è ricaduta sulla CSA perché è esemplare la storia di questo stabilimento ex Pirelli: ponendo in essere in tutti i reparti e le aree di produzione tecniche lean gli uomini della CSA, tutti, hanno evitato la delocalizzazione. A Battipaglia la tensione al miglioramento continuo si respira e l’eccellenza sembra un fattore quasi tangibile tra gli uomini, siano essi manager o operai».