Dal Conto Energia al Conto Termico

I nuovi incentivi saranno concessi per due specifiche categorie di interventi: quelli tesi all’incremento dell’efficienza energetica e quelli di piccole dimensioni relativi a impianti per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e sistemi ad alta efficienza.

 

In un mio articolo su “Costozero” di giugno 2012 ho trattato il tema della cosiddetta Grid Parity, intendendo con essa una condizione economica caratterizzata dalla parità o inferiorità del costo del kWh fotovoltaico con il costo del kWh prodotto da fonti convenzionali, e dove le Fonti rinnovabili saranno sempre più competitive rispetto ai combustibili fossili, specialmente in località ad alta radiazione solare, soprattutto nel Mezzogiorno d’Italia, tali da generare una redditività sufficiente da rendere l’investimento vantaggioso anche senza incentivi statali.
Negli ultimi cinque anni, è bene ricordare, i costi del kilowattora solare si sono dimezzati: nel 2007, nel pieno del secondo (maxi incentivato) Conto Energia, un impianto costava in media 7000 euro per KW di potenza e con kwh prodotto al costo dai 22 ai 42 centesimi di Euro, a seconda delle zone e quindi dell’irraggiamento solare. Nel 2011 in Italia, con una crescita eccezionale che ha raggiunto circa 13.000 MW di potenza fotovoltaica cumulata e in esercizio e con ben 340.000 unità di produzione, il prezzo medio degli impianti è sceso a 3.500 euro per KW di potenza, con costi del kilowattora dai 12 ai 22 centesimi. In un quinquennio giusto la metà e con previsione, a breve, di 2.000 euro per ogni KW installato (oggi abbiamo oltre 500.000 impianti installati con oltre 17.177 MW).

Il quinto conto energia è al capolinea, manca poco al raggiungimento della soglia dei 6,7 miliardi di spesa annua, che precederà di un mese la fine degli incentivi. Le detrazioni fiscali del 50%, utilizzabili unicamente per i piccoli impianti residenziali, sono confermate solo fino al 30 giugno, dopo di che torneranno al 36%. Insomma, come previsto con qualche settimana di anticipo dalla partenza del quinto conto energia datato 27 agosto 2012, il fotovoltaico in Italia dovrà, molto probabilmente, fare i conti in assenza di benefici sia in termini di incentivi sulla produzione, sia di fiscalità di vantaggio.
I ministeri dello Sviluppo Economico e dell’Ambiente hanno deciso, con il Decreto Ministeriale del 28 dicembre 2012, di stanziare 900 milioni di euro per il sostegno ad interventi di efficientamento energetico e alla installazione di impianti con fonte rinnovabile di tipo termico, ma stavolta il finanziamento è in conto capitale, sulla base di alcuni parametri (tipo ed entità dell’intervento, soggetto richiedente) e del costo iniziale, comprensivo degli studi di fattibilità e di capacità energetica preliminare e di verifica a posteriori; siamo quindi all’alba del cosiddetto  Conto Termico.

Il contributo viene liquidato in tempi brevi (da 2 a 5 anni per il 40% in conto capitale), direttamente dal GSE, che ha messo a disposizione degli utenti alcune pagine web per l’informazione, mentre nella defiscalizzazione del 50% il contributo, anche se più consistente (contro il 40% del Conto Termico) viene detratto dalle imposte nell’arco di 10 anni.
Stando al regolamento del conto termico, potranno accedere agli incentivi previsti due specifiche categorie di interventi: interventi di incremento dell’efficienza energetica; interventi di piccole dimensioni relativi a impianti per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e sistemi ad alta efficienza. Si noti come i soggetti pubblici possono aderire ad entrambi gli interventi, mentre privati hanno la possibilità di accedere agli incentivi per la sola parte impiantistica della seconda tipologia di interventi.

Le detrazioni fiscali del 50% risultano quindi anche più convenienti degli incentivi ridotti del quinto Conto Energia; si ricorda però, come detto, che questo tipo di agevolazione è valido fino al 30 giugno 2013 (come ristrutturazioni edilizie), che erano del 36%, sono state portate al 50%, per poi, salvo ripensamenti, ritornare al 36%.